BRINDISI – Lunedì 25 novembre partirà la settimana contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio. Saranno numerosi gli appuntamenti a tema nei paesi della provincia di Brindisi. La Cgil brindisina è impegnata a promuovere tutte le manifestazioni che avranno luogo nei 7 giorni che avranno come argomento di discussione la violenza e il femminicidio.
«Contro tutto questo – afferma Michela Almiento, segretario provinciale Cgil – serve un’azione culturale e sociale continua che veda partecipi tutti coloro che non sono disposti a far finta che il problema non esista. Hanno questo obiettivo importante le diverse iniziative che si stanno organizzando in questi giorni nella nostra provincia per dire no alla violenza contro le donne, come quella che si terrà a Ostuni, lunedì 25 novembre, alle 17.30 presso l’auditorium “Semerano” della biblioteca comunale, quella organizzata dall’associazione “Io donna” a Piazza Vittoria dalle 16 alle 21, sempre nel pomeriggio del 25 novembre, o il convegno organizzato dai sindacati di polizia Silp per la mattina del 30 novembre presso il castello di Mesagne». Tre grosse manifestazioni, insomma, che copriranno tutto il territorio provinciale, permettendo a tutti la partecipazione.
L’appuntamento brindisino con l’associazione “Io donna”, in piazza della Vittoria alle 16 di lunedì, ha una scaletta ben definita: per iniziare, si allestirà la piazza; dalle 17 in poi ci saranno delle azione live contro il femminicidio con delle installazioni artistiche; infine, dalle 19 alle 20, Sara Bevilacqua e il suo laboratorio saranno protagonisti di un’azione teatrale a tema. «Alle donne che chiedono di essere aiutate a venir fuori dalla violenza, la legge appena varata sul femminicidio, coi suoi tanti limiti, offre solo la facciata della repressione e dell’inasprimento delle pene – si legge nel comunicato di “Io donna” – Pene che arrivano troppo tardi o per lentezza della macchina giudiziaria o perché le vittime vengono uccise prima dell’emissione delle sentenze».
La Cgil invita tutti, lunedì prossimo, a compiere un gesto semplice ma dall’elevato valore simbolico. «Può essere utile scegliere la modalità di denuncia collettiva, per la giornata del 25 novembre prossimo. È per questo che invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a condividere momenti di discussione nei posti di lavoro e a indossare al braccio un nastro rosso nella giornata del 25 novembre. Sarà il modo per denunciare tutti insieme che maltrattare, uccidere una donna, non è soltanto una violenza contro una persona, ma contro una società intera: è un problema sociale, che riguarda tutti, è la spia di un deficit di democrazia».
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