Al Camberlingo, nonostante il Covid, 1300 interventi in un anno

FRANCAVILLA FONTANA- Negli ultimi 16 mesi, nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, nella Unità operativa di Chirurgia generale dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana sono stati eseguiti circa 1300 interventi chirurgici in elezione e in urgenza, prevalentemente ad alta complessità. Le patologie trattate sono quelle oncologiche, come i tumori del colon, stomaco, tiroide, tumori rari, e non oncologiche: malattia del giunto esofago-gastrico, patologie infiammatorie intestinali, chirurgia di parete addominale, della colecisti e delle vie biliari.

A tracciare un bilancio dell’attività è il direttore del reparto di Chirurgia generale, Giovanni Bellanova.  “La maggior parte delle procedure chirurgiche – spiega – è stata effettuata con tecniche mini-invasive: la sala operatoria della chirurgia generale è dotata di un letto operatorio di nuova tecnologia e di una colonna laparoscopica ad alta definizione che permette il massimo dei risultati  con piccole incisioni. Nella nostra casistica rientrano 500 day service, 300 operazioni in urgenza, 200 per la colecisti, 90 interventi per il colon-retto e 50 per la riparazione di ‘disastri’ della parete addominale. Durante il lockdown tra marzo e aprile 2020 quella di Francavilla Fontana è stata l’unica chirurgia della Asl di Brindisi e ha ospitato la Breast unit”.

Bellanova sottolinea che “si è appena concluso un percorso formativo sul ‘Miglioramento in Chirurgia’, un evento di notevole rilevanza sotto il profilo assistenziale sanitario, accreditato Ecm, che ha portato alla creazione di diversi protocolli e percorsi clinici multidisciplinari, con la finalità di implementare il livello delle prestazioni, migliorare l’outcome del paziente e la qualità lavorativa”.

“L’attività di chirurgia oncologica e di chirurgia maggiore – aggiunge – viene gestita in maniera multidisciplinare con riunioni settimanali in cui vengono condivise le indicazioni e il trattamento delle patologie tumorali, in collaborazione con le Unità operative di Oncologia Medica e  Radiologia.  Tutti i pazienti affetti da patologie colorettali sono trattati rispettando le linee dei protocolli Eras, enhanced recovery after surgery, con un insieme di misure perioperatorie, multidisciplinari integrate, in collaborazione con la Farmacia clinica e la Medicina Interna dell’Ospedale”. Gran parte dei pazienti viene dimessa tra la prima e la sesta giornata postoperatoria grazie alla mobilizzazione precoce e al diminuito tasso di complicanze, con conseguente riduzione dei tempi di degenza ospedaliera. Infine, sono attivi diversi servizi di assistenza ambulatoriale, affidati alla stessa équipe di medici del reparto: l’ambulatorio divisionale di prime visite e medicazioni, la proctologia con il nursing infermieristico per la gestione degli stomizzati, la flebologia chirurgica, la chirurgia ambulatoriale, il follow up chirurgia maggiore e oncologica, le medicazioni avanzate e il servizio di endoscopia digestiva.
“Questi risultati sono possibili – conclude Bellanova – grazie al lavoro senza sosta di medici, infermieri e oss e al coordinamento della Direzione Medica e Amministrativa di presidio e del management della Asl di Brindisi. Attualmente la nostra è l’unica chirurgia no Covid in grado di drenare le urgenze e le prestazioni chirurgiche di tutto il proprio territorio di competenza, nonché della parte meridionale della provincia di Taranto e della zona a nord-ovest di quella di Lecce”.

BrindisiOggi

 

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