BRINDISI- “Agricoltura in ginocchio, la Regione Puglia utilizzi i fondi comunitari” così l’avv. Maurizio Friolo , candidato alle prossime elezioni regionali con “La Puglia Domani” , interviene rispondendo al grido di allarme degli agricoltori pugliesi che in questi mesi sono attanagliati da una profonda crisi. “Le grandinate estive, la siccità ma anche la piaga della Xylella, hanno piegato l’agricoltura determinando il rischio fallimento per tante aziende agricole che da sempre rappresentano una fetta importante della nostra economia- dice Friolo- nonostante le richieste di aiuto pervenute alla Regione, ben poco se non quasi nulla è stato fatto per risollevare le sorti dell’agricoltura. Lo raccontano i dati dell’AGEA, l’Agenzia per l’ Erogazioni in Agricoltura, che ha compiti di svolgimento delle funzioni di Organismo di Coordinamento e di Organismo pagatore nell’ambito dell’erogazione dei fondi dell’Unione europea ai produttori agricoli. La Regione Puglia, secondo l’ultima tabella, è agli ultimi posti. Tutto questo mentre gli agricoltori combattono per mantenere in vita la loro attività”. Le problematiche che in quest’ultimo anno hanno inciso profondamente sull’agricoltura sono molteplici, dalle calamità naturali al problema della Xylella. “E’ stato rilevato un episodio calamitoso ogni venti giorni- aggiunge ancora Friolo- le grandinate ed i nubifragi di luglio hanno danneggiato intere piantagioni di pomodoro e fatto cadere al suolo rami e olive. La siccità ha messo in difficoltà soprattutto il settore zootecnico. Nonostante la richiesta dello Stato di Calamità, nulla è stato fatto da parte della Regione che evidentemente è impegnata nella campagna elettorale. A tutto questo si aggiunge anche la Xylella che da sette anni sta distruggendo centinaia di ulivi. L’agricoltura rappresenta la Puglia, muove l’economia. La bellezza della nostra regione la si deve anche alla passione e al duro lavoro di chi ha dedicato una vita all’agricoltura. Questa amministrazione regionale non può far finta di nulla e girarsi dall’altra parte quando ci sono aziende e famiglie che chiedono aiuto. Le risorse ci sono, sfruttiamole”.
BrindisiOggi
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