Agguato al figlio del senatore Iurlaro, colpi di pistola all’addome

SAVA – Ferito a colpi di pistola Giovanni Iurlaro di 33 anni, figlio del senatore Pietro Iurlaro. Il ragazzo sarebbe stato ferito all’addome, ma non è in pericolo di vita. Arrestato il presunto autore del ferimento: si tratta di un commerciante 63enne di Sava (Taranto) per il reato di porto abusivo di arma da fuoco, esplosioni di colpi d’arma da fuoco e tentato omicidio.

I fatti si sarebbero verificati questa mattina, in agro di Torricella (Taranto). Intorno alle 12, – stando alla ricostruzione fornita dall’Arma – il tutto sarebbe avvenuto al culmine di un’accesa discussione pare iniziata in un locale pubblico e proseguita poi nelle adiacenti campagne e scaturita da futili motivi. Il 63enne avrebbe esploso due colpi di pistola calibro 320 a tamburo, risultata irregolarmente detenuta, colpendo il 33enne all’altezza dell’addome/inguine.

Insieme alla vittima, c’era un suo amico, che lo ha accompagnato presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Manduria. Qui Iurlaro ha ricevuto le cure del caso e dove si trova tutt’ora ricoverato. Dei fatti  sono stati subito informati i carabinieri che dopo aver ricevuto la descrizione del presunto autore del gesto, quest’ultimo è stato rintracciato e arrestato.

Il 63enne quando è stato fermato dai militari dell’Arma aveva con sè ancora la pistola, un vecchio modello revolver privo di matricola.

Il presunto autore del ferimento è stato portato in caserma, e al termine delle formalità di rito, è stato tratto in arresto e, come disposto dal pm di turno presso la Procura della Repubblica di Taranto, Giorgia Villa, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Taranto.

L’arma è stata sequestrata insieme alle munizioni, ai bossoli e ad un’ogiva, e saranno inviati al Ris di Roma per gli accertamenti balistici. L’attività e l’arresto è stata eseguita dai carabinieri della compagnia di Manduria in sinergia con il Nor di Taranto.

Giovanni e Pietro Iurlaro

“Nella tarda mattinata quando, intorno alle 12, mio figlio, – scrive il senatore Iurlaro in una nota stampa – per motivi lavorativi, percorreva una strada provinciale ionica in agro di Sava in compagnia di un collaboratore per poi essere affiancato da una vettura sconosciuta che, dopo aver cercato di buttare fuori strada il mezzo su cui era a bordo Giovanni, costringeva lo stesso a fermarsi. Alla richiesta di chiarimenti, il conducente del mezzo estraeva una pistola ed esplodeva alcuni colpi all’indirizzo di mio figlio, raggiunto da due proiettili all’altezza dell’inguine. Quindi, mio figlio chiedeva aiuto e, insieme al collaboratore, si rimetteva in marcia allertando, contestualmente, i carabinieri che, dopo, accompagnavano il ragazzo presso l’ospedale Giannuzzi di Manduria”.

“I due proiettili sono entrati ed usciti dal corpo, non ledendo organi vitali e rassicurandoci sulle condizioni di Giovanni che, dopo una notte in ospedale, tornerà a casa già domani mattina. E di questo, oltre che il cielo, ringrazio la professionalità di medici e infermieri del nosocomio. I carabinieri, che non finirò mai di ringraziare per tempestività e prontezza, hanno identificato, fermato ed arrestato il presunto autore del gesto, assolutamente inspiegabile. Dalla dinamica ricostruita sulla base delle testimonianze di mio figlio e del suo collaboratore, testimone oculare dei fatti,  e dalle risultanze investigative dei militari sembrerebbe che i motivi siano quanto più futili possibili e risalenti a qualche giorno prima. Da qui, sempre secondo la ricostruzione, il sentimento di “vendetta”, evidentemente inspiegabile e ingiustificata” conclude Pietro Iurlaro.

BrindisiOggi

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