Aggressione alla presidente di Apulia Film Commission.  Simonetta Dellomonaco: “Ancora pressioni sulla mia persona”

BARI- Aggressione alla presidente di Apulia Film Commission.  Simonetta Dellomonaco: “Ancora pressioni sulla mia persona”.  La presidente di Apulia Film Commission in una nota denuncia ulteriori pressioni alla sua persona dopo aver subito la denuncia di aggressione fisica e verbale da parte del direttore generale Parente. “Sono vittima di un atto completamente misogino. Questa parte della sinistra in Italia e in Puglia che si erge a difensore dei più deboli, poi non è in grado di garantire che giustizia sia fatta in un ambiente di lavoro dove una donna è stata aggredita, malmenata, minacciata e spedita in ospedale- dice la Dellomonaco- Prendo atto ora che il Consiglio di Amministrazione di nuova composizione, riunitosi oggi 3 febbraio 2022, pur riconoscendo in precedente seduta colpevole il direttore generale Antonio Parente per aggressione verbale  e fisica al punto da erogargli la sanzione massima conservativa, mi chiede di SOPRASSEDERE alla violenza subita perché non vuole assumere la responsabilità di erogare la sanzione che parrebbe logica, di buon senso e civile, oltre che prevista dalla normativa vigente: revocare l’incarico “fiduciario” di direttore generale. Prendo atto che una donna che ha subito volenza, è stata sequestrata in una stanza, minacciata e sottoposta ad una prolungata pressione da parte di un consiglio uscente e dimissionario semplicemente per aver evidenziato formalmente più volte, con diversi mezzi e a più interlocutori, un comportamento quanto meno “opaco”, debba oggi subire ulteriore violenza morale e psiscolgica da parte di un consiglio nominato appositamente per risolvere la questione e che invece, con un colpo di teatro degno dei più terrificanti sistemi misogeni, ribalta sulla vittima donna la responsabilità del carnefice. Il copione a questo punto è noto” . Ed aggiunge : “Mi chiedo quale sia la motivazione che spinge le massime istituzioni a garantire l’impunità ad una persona già riconosciuta violenta e già per questo sanzionata? Cosa c’è dietro? Chi o cosa si sta proteggendo? Non credo a questo punto si stia proteggendo solo un individuo violento. E a questo punto non credo nemmeno alla sola disgraziata piaga della “superficialià” di genere. Confido molto nella magistratura che sta conducendo le indagini e mi auguro che giustizia sia fatta” .

BrindisiOggi

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