Aggressione al 17enne extracomunitario, l’Unione Studentesca scende in piazza contro il razzismo

FRANCAVILLA FONTANA- Aggressione al 17enne extracomunitario, l’Unione Studentesca scende in piazza contro il razzismo. Dopo la violenta aggressione al ragazzino ganese nella villa comunale di Francavilla  Fontana gli studenti brindisini scendono in piazza il prossimo 12 ottobre per dire No a razzismo e all’intolleranza.

“Questo clima di razzismo si sta rendendo sempre più percepibile in tutta la nostra provincia, nonostante storicamente rappresenti uno dei più grandi presidi di democrazia e accoglienza, visto che anche nei giorni precedenti a Brindisi è scoppiato un dibattito politico riguardante la possibilità dell’apertura di un centro di accoglienza per migranti minorenni e neo-maggiorenni non accompagnati- dice l’Unione Studentesca- Questione che l’amministrazione ha voluto portare avanti attraverso assemblee pubbliche nella zona interessata, il quartiere Casale di Brindisi, e che ha visto una riunificazione delle 10 sigle di centrodestra che hanno portato avanti un’opposizione compatta dopo il disgregamento avvenuto in campagna elettorale e che è culminata con una raccolta firme e un presidio di stampo discriminatorio sotto la stessa Delegazione, con il consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano che si è fatto portavoce di questo spirito razzista anche nello scorso consiglio comunale”.

 

“Questi atteggiamenti e queste prassi ormai sono state completamente sdoganati in tutta la nazione dall’approccio di questo governo e soprattutto del ministro degli interni Salvini nei confronti della questione migratoria, con le dichiarazioni e le azioni a sfondo xenofobo che vengono messe in atto fin dall’avvio di questo mandato- aggiungono i ragazzi- Come Unione degli Studenti riteniamo inaccettabile che questi soggetti, singoli o partitici, continuino a spargere odio attraverso metodologie squadriste e razziste: vogliamo che i migranti, studenti e minorenni nella maggior parte, vengano realmente tutelati e che si crei un piano reale di integrazione nelle città e nelle scuole.

Non sarà alimentando il razzismo e la guerra tra poveri che questo Governo coprirà la assenza di risposte sulle problematiche sociali realmente esistenti nella nostra nazione, e saremo noi studentesse e studenti che daremo una risposta forte nelle città e nelle scuole creando dei presidi di democrazia e inclusione. Anche per questo, contro ogni razzismo e discriminazione, scenderemo in piazza il 12 Ottobre”.

 

 

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