Aggressione a due minorenni, denunciato e applicato il “Daspo Willy” ad uno dei responsabili

BRINDISI-Svolta nelle indagini sulle aggressioni ai minori, identificato e applicato il Daspo Willy ad uno dei responsabili. Dopo quattro aggressioni in meno di due mesi, le indagini della polizia hanno portato a identificare e denunciare uno dei responsabili. In particolare la denuncia si riferisce all’episodio dello scorso 28 maggio nel pieno centro della città di Brindisi,  dove due ragazzi minorenni sono stati fatti oggetto di un’aggressione, con conseguenti lesioni fisiche, portata a compimento da alcuni coetanei per futili motivi; fatto che ha minato la percezione di sicurezza da parte della collettività e destato notevole allarme sociale. A seguito delle complesse indagini esperite dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, è stato individuato e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce, per il reato di lesioni personali, uno dei minori responsabili dell’aggressione. In conseguenza degli accertamenti espletati dalla Divisione Anticrimine della Questura di Brindisi, effettuati nell’ambito dell’attività istruttoria amministrativa, nella giornata odierna il Questore di Brindisi, Annino Gargano, ha adottato nei confronti del minore denunciato all’autorità giudiziaria la misura di prevenzione personale, cosiddetto “Daspo Willy”, della durata di un anno. In particolare, il provvedimento impone al minore il divieto di accesso e di stazionamento nei luoghi e nelle immediate vicinanze di pubblici esercizi quali bar, pub, ristoranti, pizzerie, osterie, fast food e di pubblico trattenimento, oltre che di esercizi di prossimità, sedenti nell’area urbana di questo capoluogo compresa tra Piazza della Vittoria e Via Pozzo Traiano, nelle ore serali e notturne. L’attività svolta, che verrà sistematicamente replicata con l’intento di infrenare tale illecita condotta che incide negativamente sulla serena convivenza sociale. Il  Daspo Willy nasce dal caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro.

Tra le aggressioni denunciate l’ultimo episodio risale al 9 luglio scorso quando due ragazzini, entrambi di 15 anni, sono stati accerchiati in piazza Vittoria da quattro coetanei. Erano circa le 23.00 del sabato sera, per i Corsi principali vi era parecchia gente ma questo non ha impedito al branco di entrare in azione. “ Mio figlio stava passeggiando con un amico vicino a piazza Vittoria- racconta il padre della vittima- quando quattro ragazzini , forse un po’ più piccoli hanno cominciato a provocarlo con una scusa. E’ bastato poco, una parola di troppo e accanto ai quattro ne sono spuntati altri più grandi, più o meno tra i 15 e i 16 anni. Mio figlio si è trovato accerchiato, si sono accaniti contro di lui, gli hanno dato diverse testate sul volto, tante, sino a fratturargli il setto nasale. A quel punto è intervenuto un passante  che li ha messi in fuga. Vista la situazione sono stati chiamati i soccorsi ed è intervenuta anche la polizia”. La vittima è iscritta all’Istituto Alberghiero di Brindisi ed a settembre frequenterà il terzo anno, il padre racconta che il figlio è un ragazzo tranquillo, spesso alle uscite con gli amici preferisce il computer ma quel sabato sera, come tanti ragazzi della sua età, aveva deciso di uscire per una passeggiata. “Mai avrei potuto immaginare che accadesse tutto questo- dice l’uomo- Hanno fatto di tutto per provocarlo, lui ha risposto con le parole ma loro hanno usato la violenza perché era quella che cercavano. Ora lui è arrabbiato perché non si capacita per quello che è successo. Non si dà una ragione”. Una volta in ospedale i medici hanno provveduto alle cure del caso, una frattura del setto nasale provocata dalle violente testate sul volto. Una cosa orribile ed ingiustificabile, tra l’altro accaduta sotto gli occhi di decine di persone visto che il sabato sera oramai il centro cittadino è affollato. Non solo, in particolare lo scorso fine settimane i Corsi erano occupati da una serie di esibizioni sportive in occasione del “Festival dello Sport” ma evidentemente la presenza di gente non ha impedito al branco di agire con brutalità. La polizia della questura di Brindisi, dal suo canto, fa sapere che da circa un mese, dall’inizio della stagione estiva, che i controlli sono stati rafforzati. Esattamente come lo scorso anno, dicono, è stata aumentata la presenza delle pattuglie. Soprattutto nel week end vengono svolti controlli mirati nei locali pubblici e per le strade del centro storico, quelle a maggiore afflusso di gente. Nonostante questo gang di minori seminano il panico tra i loro coetanei.  Il 28 maggio scorso il solito gruppo di bulli , dell’età di circa 15, 16 anni, aveva  preso di mira alcuni coetanei all’interno di un distributore automatico di bevande aperto h.24 sempre nei pressi di Piazza Vittoria. Le vittime erano state aggredite e picchiate a sangue tanto da finire in ospedale. La polizia, anche in questo caso, a seguito della denuncia dei genitori dei ragazzini, aveva  avviato le indagini per identificare i responsabili. Stando a quanto riferirono gli inquirenti, la scena  era stata ripresa dalle telecamere di video sorveglianza. I numerosi elementi nelle mani degli investigatori L’episodio all’attenzione delle forze dell’ordine è hanno condotto ad individuare due ragazzini del gruppo responsabile dell’aggressione. Così come accaduto nell’ultimo episodio, le vittime erano state prima provocate  poi accerchiate e picchiate a sangue tanto da dover ricorrere alle cure mediche. Venti giorni prima altri  due quattordicenni erano stati aggrediti nei pressi sempre nei pressi di piazza Vittoria , lungo il marciapiede di Banca Intesa. Quella volta di gruppetto di bulli, presumibilmente composto da quattro cinque elementi, aveva agito all’aperto davanti agli occhi di numerosi passanti. Con una scusa banale avevano cercato di provocare la reazione di uno dei due quattordicenni che camminava vicino alla Piazza. Il bullo aveva accusato il ragazzino di averlo urtato e nonostante le scuse di quest’ultimo si era avventato contro per picchiarlo. Era  bastato davvero poco, il bullo con fare da “gradasso” aveva preso a schiaffi la vittima tanto da fargli volare gli occhiali e stordirlo. I passanti che assistevano alla scena avevano subito richiesto i soccorsi ed un’autoambulanza del 118 è intervenuta sul posto. Il quattordicenne era stato accompagnato in ospedale e per diversi giorni, a parte lo shock per l’aggressione, aveva avuto problemi di acufene. Come se non bastasse anche al rione Commenda si sono verificati episodi simili. Sempre lo scorso mese  due ragazze sono state colpite sa una scarica di pallini esplosi da una pistola. Incredibile ma vero , davanti a decine di passanti ignoti hanno estratto una pistola e sparato. Fortunatamente le ragazze erano rimaste solo lievemente ferite alle gambe. Sul posto erano intervenuti i carabinieri che avevano avviato le indagini. Ora, il luogo dell’aggressione è differente rispetto a quella avvenuta sabato ma l’elemento comune è che si tratta sempre di ragazzi molto giovani. Nonostante le denunce e le segnalazioni la polizia ritiene che si tratti di episodi isolati ed afferma che non vi sia “un fenomeno dilagante”  tenuto conto, dicono, della massa di gente che affolla la città in questo periodo. Ma la percezione dei cittadini è tutt’altra cosa. Un fatto è certo, la sera la città diviene terra di nessuno e benchè in giro vi sia tanta gente aggressioni ed atti di inciviltà continuano sistematicamente a ripetersi come qualche sera fa al quartiere Casale, nei pressi del Monumento al Marinaio, altro luogo particolarmente frequentato dai ragazzini. Qui sono state segnalate scorribande di giovani in scooter che non esitano a dar fastidio ai coetanei, li provocano. Li minacciano, fanno chiasso e molestano la gente che la sera passeggia nei giardini con la famiglia e i bambini. Ed anche nel caso in cui un adulto tenta di intervenire, nonostante la giovane età, hanno il coraggio e la sfrontatezza di offendere e minacciare. Insomma una situazione ha superato di gran lunga il limite della sopportazione della gente che chiede maggiori controlli ed un’azione repressiva e preventiva più incisiva.

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