OSTUNI– Aggredisce la capotreno su di un convoglio e poi picchia e morde i poliziotti intervenuti a bloccarlo. Finisce in manette un nigeriano, Morris Deebii. Ieri pomeriggio introno all’una e quaranta una telefonata da parte di un agente penitenziario al commissariato di Ostuni segnalava la presenza in stazione di un uomo di origini nigeriane che poco prima sul convoglio Lecce-Bari aveva aggredito la capotreno.
L’agente, fuori servizio, raccontava di aver assistito alla scena, la capotreno aveva intimato al nigeriano e ad altri due compagni di scendere dal treno perché i loro biglietti erano privi di validità. L’uomo per tutta risposta aveva strattonato la donna tirandola per un braccio. Poi era effettivamente sceso alla stazione di Ostuni nascondendosi in un locale adibito a sala d’aspetto.
Gli agenti del commissariato, dopo la segnalazione, sono giunti sul posto, in pochi minuti hanno individuato l’uomo che alla vista dei poliziotti ha cominciato ad usare frasi minacciose. “Sono un pugile professionista non mi muovo da qui” avrebbe detto ai poliziotti che chiedevano lui i documenti. Deebii vedendosi circondato ha cominciato a dare in escandescenza, in pochi minuti è scoppiata la baraonda, nonostante la presenza ed i rinforzi arrivati per dare una mano agli agenti, l’uomo si dimenava tirando schiaffi e pugni. Ad un certo punto un poliziotto nel tentativo di far salire in macchina l’energumeno per condurlo in commissariato, ha rimediato un brutto morso alla mano, che gli ha causato una profonda ferita. Una volta portato in commissariato, a seguito di alcuni accertamenti i poliziotti hanno scoperto che Morris Deebii, in altre occasioni, era stato arrestato per vari reati, principalmente contro la persona (uso di violenza), anche contro i P.U. (minaccia lesioni personali, violenza a P.U.).
Così alla luce anche dei precedenti il magistrato di turno, Iolanda CHIMIENTI, ha disposto che lo stesso fosse condotto in carcere.
DEEBII Morris era in attesa di conoscere l’esito della procedura finalizzata al riconoscimento dell’asilo politico.
BrindisiOggi
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