BRINDISI – Diciassette nuovi casi positivi e due decessi nella provincia di Brindisi secondo i dati forniti dalla Regione Puglia. I contagiati salgono così a 208. In tutta la Regione i casi positivi oggi sono 131 che portano ad un totale di 2077. Superata la soglie dei 2000 prevista dal presidente Emiliano. che oggi che oggi giovedì 2 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.345 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 131 casi, così suddivisi: 45 nella Provincia di Bari; 10 nella Provincia Bat; 17 nella Provincia di Brindisi; 12 nella Provincia di Foggia; 32 nella Provincia di Lecce; 15 nella Provincia di Taranto;
Sono stati registrati oggi 15 decessi: 8 in provincia di Bari, 1 in provincia Bat, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 16.654 test. Salgono a 65 i pazienti guariti.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 2.077 così divisi: 700 nella Provincia di Bari; 126 nella Provincia di Bat; 208 nella Provincia di Brindisi; 502 nella Provincia di Foggia; 353 nella Provincia di Lecce; 163 nella Provincia di Taranto; 20 attribuiti a residenti fuori regione; 5 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
I dati di oggi dicono che a livello nazionale pare si stia consolidando il contagio da Coronavirus e questo potrebbe lasciare ben sperare almeno per le prossime settimane. Nella nostra Puglia,invece,cosi’ come anche nelle altre Regioni meridionali,continua a crescere il numero dei contagiati e anche dei decessi.Basta,basta,basta… …Lo si capira’ quando che serve agire subito e prima che sia davvero troppo tardi per tutti:Piu’ tamponi a tutti i sintomatici e agli operatori sanitari,a campione,anche tra gli asintomatici,bisogna decongestionare le strutture sanitarie realizzando degli ospedali da campo in aree appositamente dedicate),piu’ medici e personale sanitario in genere (per i soccorsi e il lavoro di gestione degli ammalati),piu’ mascherine e dispositivi di protezione per tutti,piu’ controlli in alcune zone e certe fasce orarie in particolare e,nello specifico,all’interno degli esercizi commerciali,maggiore senso civico e di responsabilita’ individuale.Altrimenti,che succede? L’ecatombe:rischiamo di morire tutti!!!