BRINDISI- Ammaraggio d’emergenza, stamattina, a largo delle coste di Brindisi. Tutti salvi i passeggeri a bordo del velivolo in fiamme planato sulle acque brindisine e danni ambientali scongiurati grazie all’intervento della capitaneria di porto, delle unità dei sommozzatori dei vigili del fuoco, della squadra nautica della polizia di Stato, e dei battelli in servizio antinquinamento portuale delle società Ecolmed e D’Oriano Edelma. Tutto bene, quindi. E tutto falso.
Si trattava, infatti, per fortuna, di un’esercitazione concordata dagli enti partecipanti in una riunione, lo scorso 8 ottobre. L’attività addestrativa aveva lo scopo di testare l’applicazione di due piani d’intervento per il soccorso ad aerei incendiati in mare e per il contrasto e l’abbattimento della quantità di sostanze inquinanti sversate in simili situazioni. La simulazione è cominciata con la segnalazione da parte della torre di controllo dell’aeroporto di Brindisi Papola-Casale di un velivolo in difficoltà, costretto all’ammaraggio forzato nelle acque a largo del capoluogo. Durante l’attività addestrativa, coordinata dal comandante capitano di vascello Mario Valente, si sono messe in luce le società Ecolmed e D’Oriano Edelma che, dopo aver fronteggiato l’emergenza del recupero e del soccorso dei naufraghi insieme con uomini e mezzi degli enti concorrenti, hanno recuperato il combustibile versatosi in mare, raccolto dalle barriere galleggianti antinquinamento, posizionate per 400 metri intorno al punto di ammaraggio. Da terra, pronte all’intervento se questo si fosse reso necessario, vigilavano sulle operazioni le unità della guardia di finanza, dei servizi portuali e del rimorchiatore in servizio di reperibilità giornaliera “Marietta Barretta”.
«L’esercitazione – fanno sapere dalla capitaneria di porto – si è svolta regolarmente e ha avuto un esito più che positivo a ragione della partecipazione fattiva e collaborativa messa in campo da quanti sono sempre intenti a preservare la salvaguardia della vita umana in mare e a custodire il delicato equilibrio dell’ambiente che ci circonda».
Maurizio Distante
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