MESAGNE – Terreni di un frantoio allagati dalle acque di vegetazione della lavorazione delle olive: sequestro e denunciato l’amministratore unico dell’azienda, A.E. 55enne di Mesagne, per gestione illecita ed abbandono di rifiuti.
L’attività è avvenuta oggi da parte dei carabinieri Forestali della stazione di Brindisi che hanno provveduto, di iniziativa e d’urgenza, a sottoporre a sequestro penale preventivo un frantoio, alla periferia est di Mesagne.
I militari, nel corso di un sopralluogo, hanno potuto accertare che i terreni agricoli circostanti l’opificio erano diffusamente allagati dalle acque di vegetazione della lavorazione delle olive. I liquidi erano tracimati da vasche di accumulo, ovvero aspirati e sversati per mezzo di una motopompa e di una tubazione lunga 80 metri.
La ditta, pur avendo inoltrata comunicazione preventiva al Comune per l’ utilizzo agronomico delle acque, di fatto non poteva esibire alcun documento che attestasse il trasporto delle stesse verso i terreni individuati per lo spandimento. Dalle verifiche dei carabinieri è emerso che i sottoprodotti liquidi delle lavorazioni erano sversati in modo incontrollato nei fondi attigui, incolti o olivetati.
Gli uomini della Forestale hanno sequestrato, oltre al locale di molitura delle olive con i macchinari ivi presenti, un’area di circa 100 metri quadrati all’interno della quale ricadono le vasche di raccolta, la motopompa con la tubazione, nonché i terreni agricoli oggetto degli sversamenti.
L’ operazione, ultima in ordine di tempo, si inserisce nel quadro di una vasta campagna di controlli ambientali sugli impianti di molitura delle olive, disposta dal gruppo carabinieri Forestale di Brindisi, su tutto il territorio provinciale.
BrindisiOggi
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