Accusato di abusi sui chirichetti, Don Giampiero interrogato non parla e l’avvocato chiede la scarcerazione

BRINDISI- Don Giampiero non parla, interrogato dal gip Tea Verderosa ed assistito dal suo avvocato Roberto Cavalera,  si è avvalso della facoltà di non  rispondere.

Don Giampiero Peschiulli quindi resta ai domiciliari con il peso di un’accusa pesantissima, violenza sessuale su minori di 14 anni  aggravata dall’abuso di potere.

Il gip nell’ordinanza contesta al prelato molestie sessuali su due ragazzini in particolare le cui denunce avrebbero poi portato all’arresto.

Il caso di  Don Giampiero era balzato agli onori delle cronache il 30 ottobre dello scorso anno quando un filmato registrato e mandato in onda durante la trasmissione Mediaset “Le Iene” lo mostrava in atteggiamenti sessualmente equivoci nei confronti di alcuni giovani. Baci, toccatine, abbracci insistenti che avevano  spinto la Procura ad indagare.

A qualche giorno dalla messa in onda era poi scattato l’avviso di garanzia che lo vedeva accusato di violenza sessuale su minori.

L’abitazione del prelato, in via Sicilia, ed ancora gli uffici della parrocchia, in via Lata erano stati perquisiti. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, al comando del colonnello Alessandro Colella, sequestrarono diverso materiale informatico.

Numerose persone furono ascoltate in caserma. Qualcuno insinuò che gli atteggiamenti equivoci del prete fossero già noti da tempo. Pare che in questi mesi gli investigatori abbiano accertato almeno due casi di violenza sessuale nei confronti di minori di 14 anni. Due denunce, in un primo caso i fatti sarebbero andati avanti sino ad ottobre 2014, nel precedente sino al 2012.

Ora l’avvocato difensore di Don Giampiero, Roberto Cavalera, è intenzionato a  presentare  istanza di riesame al Tribunale della Libertà per chiedere la rimessione in libertà del sacerdote.

Lu.Pez.

2 Commenti

  1. Mi dispiace solo delle vittime!!!!!!!!! Spero che la giustizia Nn uccida x l’ennesima volta i protagonisti….. Ora bisogna che lui paghi senza privilegi

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