BRINDISI- Estorsione, rapina e danneggiamento aggravato in concorso, 32enne in manette .
Marcello Musarò, 32 anni di Brindisi, è stato arrestato questa mattina dagli uomini della squadra mobile di Brindisi, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Brindisi , Stefania De Angelis su richiesta del pm, Valeria Farina Valaori.
I fatti risalgono allo scorso 10 ottobre quando la centrale della polizia riceveva la telefonata di uomo che chiedeva aiuto dicendo di aver subito un tentativo di aggressione da parte di tre persone che avevano tentato di ucciderlo.
Immediatamente, un equipaggio della squadra mobile raggiungeva l’uomo presso il suo domicilio, constatando che gli aggressori non erano più sul posto e che vi erano segni di effrazione alla porta d’ingresso dell’abitazione.
La vittima confermava di conoscere uno dei tre aggressori quale: Walter Ferrero, 66 anni di San Pietro Vernotico.
Ferrero , immediatamente identificato, risultava essere già noto alle forze dell’ordine, responsabile di precedenti atti intimidatori e pestaggi nei suoi confronti.
In particolare il denunciante riferiva che inizialmente si era accordato per custodire presso la propria masseria, provvista di stalle, i cavalli del Ferrero, il quale inizialmente pagava la somma di 300 euro.
Poi all’improvviso Ferrero aveva deciso di interrompere i pagamenti pattuiti ed erano iniziate una serie di azioni intimidatorie, culminate, a fine luglio, con una violentissima aggressione messa in atto dallo stesso Ferrero ed altri individui.
Ferrero che annovera numerosissimi precedenti penali e di polizia che vanno dal traffico di stupefacenti al sequestro di persona pertanto, fu rintracciato subito nella stessa giornata del 10 ottobre scorso. L’uomo era presso la sua abitazione. Gli agenti lo arrestarono in flagranza per i reati di minacce gravi, violazione di domicilio in concorso, restringendolo nel contempo agli arresti domiciliari.
Le successive puntuali investigazioni, supportate anche da attività tecniche, hanno poi permesso di identificare uno dei due soggetti che in concorso con l’arrestato, avevano compiuto l’aggressione, ossia Marcello Musarò; a supporto dell’ipotesi investigativa, la vittima riconosceva con assoluta certezza il Musarò, quale autore delle aggressioni descritte, motivo per cui l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo.
BrindisiOggi
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