BRINDISI- Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales convoca i comuni della provincia di Brindisi, di 20 si presentano tutti, salvo San Pietro Vernotico ed Erchie. Dei 18 sindaci, 16 firmano il documento proposto da Consales per sostenere la istituzione della super Provincia, Brindisi, Lecce e Taranto. Non firmano il sindaco di Fasano Lello Di Bari, in quanto il suo Comune sarà annesso alla città metropolitana di Bari, e il Comune di Cisternino, per conto del sindaco era presente un assessore che ha preso del tempo. Il primo cittadino di Brindisi riesce a far condividere ai suoi colleghi un documento che sarà presentato venerdì mattina ai parlamentari locali e ai consiglieri regionali, con il quale si chiederà al ministro Patroni Griffi di riconsiderare la Provincia Brindisi-Taranto nella più grande Provincia dell’area ionico salentina. Decisione assunta nonostante le diverse critiche mosse da alcuni sindaci del sud del brindisino, che hanno già aderito alla Provincia di Lecce, adesione prevista ormai nel decreto del Consiglio dei ministri. I sindaci hanno contestato la posizione prima sostenuta dal presidente della Provincia di Brindisi Ferrarese e dal sindaco Consales che alla Regione Puglia avevano avanzato la richiesta dell’annessione con Taranto. Il primo cittadino di Cellino San Marco, Francesco Ascione ha sottolineato che l’unica maniera per impedire l’annessione tra Brindisi e Taranto è quella di indebolire quest’ultima affinchè non abbia più i requisiti per diventare Provincia, “ E questo scopo- ha detto Ascione- non prendiamoci in giro, si raggiunge solo se i Comuni del brindisino attraverso i consigli comunali voteranno la richiesta di aderire alla Provincia di Lecce”. Polemico anche il sindaco di Ostuni Tanzarella, che alla fine però ha condiviso il documento, il suo consiglio comunale ha già scelto di andare con Taranto. Come per dire la firma la metto, ma tanto so che non servirà a nulla. Lo stesso per Villa Castelli, il rappresentante di quel Comune alla riunione di questa mattina ha chiaramente affermato di voler aderire all’area tarantina, non fosse altro per distanze territoriale. Così come il Comune di Cisternino. Posizioni reali a parte, la maggioranza dei sindaci sosterrà la tesi del Grande Salento, Consales è stato chiaro: “Questo documento- ha affermato- non pregiudicherà quello che hanno già deciso i consigli comunali che si sono espressi, ma rafforzerà la nostra posizione davanti al governo”.
Cosa pensano Taranto e Lecce di tutto questo? Il sindaco di Brindisi ha precisato che presto incontrerà gli amministratori di queste altre due realtà territoriali. “Per quanto riguarda il capoluogo- ha spiegato Consales- la legge prevede che lo diventi la città con più abitanti, salvo diverso accordo tra i tre. Brindisi sosterrà Lecce”. Cosa questa che certamente non andrà bene a Taranto, comune con il maggior numero di abitanti. Una cosa è certa con la Provincia di Brindisi e Taranto, Taranto diventa capoluogo, con la super Provincia, la sua posizione è in bilico. In realtà la speranza di molti sindaci è quella che Taranto attraverso qualche Comune di Brindisi mantenga lo status di Provincia, dall’altra parte ci sono sindaci che vogliono andare con Lecce, parte gli otto Comuni già riconosciuti dal decreto. Una cosa è certa, chi ci perde in tutta questa storia è solo la provincia di Brindisi, smembrata, cancellata con un capoluogo declassato. Sempre che il Parlamento converta in legge il decreto del governo. E sempre che un nuovo governo successivamente non cancelli l’operato del precedente. Intanto a sostegno della super Provincia intervengono anche gli ex presidente della Provincia di Brindisi, Nicola Frugis, Michele Errico e Luigi De Michele che hanno organizzato per domani mattina una conferenza stampa per annunciare le iniziative che intendono portare avanti per questa battaglia.
Lucia Portolano
si e’ vero cio’ che dici
SONO DI BRINDISI E SONO AMAREGGIATO X ALCUNI CONCITTADINI CHE DELLA CITTà NE FANNO UNA QUESTIONE DI SPORT.(CALCIO) X I MIEI CONCITTADINI: LA PROVINCIA DI BRINDISI FU CREATA DA MUSSOLINI SCORPORANDO LA CITTà DA LA GLORIOSA E UNICA CITTà MESSAPICA,SALENTINA, SUD PUGLIESE ECC..QUINDI LECCE, BRINDISI CONTAVA 14000 PERSONE E FU RIPOPOLATA DAL DUCE X DARE LUSTRO ALLE GLORIE DI UNA CITTà CHE DA SEMPRE FU PROTAGONISTA NELLA STORIA DELL’ITALIA INTERA… QUANDO FU CREATA LA PROVINCIA NEL 1927CIRCA OSTUNI CONTAVA 3VOLTE GLI ABITANTI DI BRINDISI X QUESTO ANCORA OGGI I COMUNI DEL BRINDISINO SI SENTO LECCESI, MOLTI PARLANO LECCESE, MOLTI NON SI SONO MAI INTEGRATI.. PERFINO LA CITTà DI BRINDISI NON CONOSCE IL SUO RUOLO PERCHE CON L’ENTRATA IN GUERRA TT SI FERMò CON IL MONUMENTO AL MARINAIO.. I CITTADINI DI BRINDISI SI SENTONO DIVERSI X VIA DELLA DENOMINAZIONE DI CITTà MA FONDAMENTALMENTE LA CULTURA PERSEGUITA DA SECOLI SAREBBE QUELLA LECCESE, DALLA MUSICA ALLA GASTRONOMIA ALLA CULTURA AL DIALETTO CHE COME IL GALLIPOLINO IL MAGLIESE E IL LEUCANO CAMBIA DI QUALCHE LETTERA..LA MIA BISNONNA DICE CHE LA SUA NONNA PARLAVA MEZZA LECCESE(FAMIGLIA DI BRINDISI CENTRO)QUINDI SEMPRE DI SALENTINO SI PARLA.. LA COLONNA NON FU RUBATA,(DICERIA IGNORANTE BRINDISINA) MA FU DATA COME REGALO X ONORARE ORONZO CHE ERA IL SANTO PRINCIPALE DI TT I COMUNI(FEUDI) DELLA TERRA D’OTRANTO X LA MANCATA PESTE CHE COLPI TT L’AREA DEL REGNO DELLE 2 SICILIE (TRANNE IL SALENTO “QUINDI LA TERRA D’OTRANTO, QUINDI BR) QUINDI BRINDISI E TARANTO SORELLE MINORI DELLA RE/REGINA LECCE) SONO STATE ALLONTANATE ALL’INIZIO DEL SECOLO SCORSO E X QUESTO ANCORA OGGI VIVE SOTTO L’EGEMONIA DEL CASTELLO E X QUESTO DOVREBBE RIENTRARE NELLE MURA DEL SUO CASTELLO(LECCE) POI SE VUOLE ANCHE TARANTO RIENTRARE CON LECCE BENE..MA MAI 2 MEZZE PR(BR-TA) X FARNE UNA…QUINDI MIO CARO CONCITTADINO SIAMO SE PROPRIO DEVI..CONSIDERA CHE SIAMO POPPITI ANCHE NOI..(ora mi dirai i poppiti ecc.. ok se vuoi ti spiego anche quello.. se risali alla storia dei poppiti,zona un po analfabeta dell’epoca, allora ricorda che noi eravamo leccesi e quindi poppiti anche noi.
bravo Alessandro Greco che le hai cantate a questo de matteis…Può chiamarci poppiti quanto vuole ma una cosa deve ammettere ed è quella che noi Leccesi occupiamo i posti più importanti di brindisi ( Forze Armate e di Polizia, Fabbriche, Dogana, Aeroporto e Porto)ed è per questo che non ci può vedere!!!
Hanno avuto l’occasione di far lavorare 500 brindisini col rigassificatore ma hanno preferito fare casino.
Personalmente ho lavorato a brindisi per 32 anni e penso di conoscerla meglio di lui:
-lo sapete che a brindisi non esiste una discoteca?
-lo sapete che a brindisi i bar chiudono alle 20.00
-lo sapete che quando chiudono la strada per il porto, possono transitare tutte le auto della Poppitania ma non quelle targate br?
Ma per favore, se non vi piace Lecce, statevi in disparte o fate un gemellaggio con qualche paese montenegrino( col quale avete già rapporti)…
E rispondi a questa domanda:
-mai stato in Poppitania ( almeno la notte della Taranta)?
Se la risposta è NO allora non sai cosa ti perdi….
se è SI allora stai zitto e non offendere una terra della Puglia ( regione che tu ne fai parte)
Al momento l’unica soluzione che considero realizzabile è la formazione della provincia Brindisi – Lecce e Taranto provincia a parte. Per due motivi:
1- Lecce è universalmente conosciuta come la capitale culturale e geografica del Salento; inoltre, conoscendo i leccesi, ci sarebbe un’insurrezione popolare se Taranto fosse il capoluogo.
2- Taranto, per il maggior numero di abitanti e per la sua innegabile storia millenaria, con poche eguali in tutta Italia, non può e non deve essere relegata a ruolo subalterno di una città grande meno della metà. Non si tratta solo di campanilismo ma di questioni pratiche: Taranto perderebbe numerosissime funzioni fondamentali, a scapito di una città (Lecce) da cui già dipende per università e corte d’appello. Sarebbe davvero troppo. Inoltre, 100 km senza strada diretta separerebbero Taranto e Lecce, senza contare i ben più nuemrosi km tra ginosa – castellaneta e la città salentina.
Alla fine spero che i comuni di Cisternino, Villa Castelli e Ostuni si accorpino con Taranto, consentendo di mantenere lo status di capoluogo; stupendo sarebbe unire l’intera Valle d’Itria con la città jonica, diventerebbe il motore dell’intera provincia.
Mi sia consentito intervenire in questo delicatissimo dibattito. Comunque la soluzione è la Provincia Salento, ovvero buona parte dei comuni brindisini assieme a Lecce. Il resto è un “sogno di mezzo autunno”. Mi dite cosa c’entra Ginosa e Castellaneta (ad esempio) con Maglie e Casarano. Chi parla di Grande Salento parla di nulla un pò come i tre ex presidenti che hanno fatto ieri la sfilata da museo delle cere.
1) Sono di Foggia … e se vuoi sapere per chi tifo … ti dico che domenica ve ne facciamo 3 … 🙂
2) Sono molto più preoccupato della Foggia-Bat e appunto per questo seguo le vicende anche del sud della Puglia.
3) Credo che alla fine le province saranno due: Lecce con quasi tutto il brindisino e Taranto con Ostuni e Villa Castelli (Fasano con Bari e Cisternino con Bari o con Taranto).
Vedi sto link di oggi:
http://www.lavocedimanduria.it/wp/taranto-boccia-brindisi-e-lidea-del-grande-salento.html
Dice esattamente la stessa cosa che dico io, altro che Regione Salento.
Non si tratta di “tifare” (quello si fa allo stadio) ma di rispettare la Legge ed i Provvedimenti governativi già emanati e abbastanza chiari tutto sommato.
Non posso mica pretendere che tu segua il mio sito e legga i miei articoli ma se tu l’avessi fatto conosceresti bene la mia “posizione” rispetto alla quaestio.
Mi space averti “smascherato” (per non dire “svergognato”) : ma col fingerti scrivente dalla Capitanata ci hai fatto ridere un po’: di sti tempi ci vuole.
A stò punto – se vuoi- dicci se sei di cutrufianu o di cannole (o forse di presicce?).
Ciao caro poppito, la c.d “regione salento” sunnativila la notti, tui e quel signore lì (hai capito di chi parlo).
Bisous
Ritengo eccessivo e di cattivo gusto, sig. Cosimo de Matteis, sminuire gli abitanti di CUTROFIANO, CANNOLE, SPONGANO, ORTELLE e PRESICCE apostrofandoli come “poppiti”.
Da PRESICCESE ORGOGLIOSO quale sono, la invito, in primo luogo, ad usare le maiuscole quando cita i suddetti paesi (e questo vale per qualunque altro luogo geografico che non faccia necessariamente parte della sua, purtroppo morente, provincia di Brindisi).
In secondo luogo, visto che scrive sarcasticamente della fiera altamente culturale di Ortelle e di una fantomatica entità chiamata “Puppitania” che, per assimilazione, nella sua fervida immaginazione, sarebbe anch’essa povera culturalmente, lasci che le dica qualcosa. Fino a prova contraria, la provincia di Lecce (ovvero, la sua, e solo la sua, intendiamoci, “Puppitania”) non ha proprio nulla da invidiare a quella, ahimè, morente di Brindisi. Le ricordo, inoltre, visto che non è informato, che Lecce è candidata come capitale europea della cultura per il 2017.
Per concludere, visto che scriveva, insultando, di cultura, pensi a mettere correttamente le virgole (dato che non ne conosce l’uso) e ad utilizzare correttamente gli aggettivi dimostrativi. Le forme dette aferetiche, ovvero ‘sto, ‘sta, ‘sti e ‘ste, esistono, ma sono da utilizzare principalemente all’orale. Stò, con un vergognoso accento sulla o, invece, è da censura.
Ed io sarei uno “poppito”? Si vergogni. Vada a studiare… magari a Lecce, glielo consiglio vivamente.
… e cmq venendo da fuori città puoi chiamarmi così … ma sei sicuro di non potere imparare niente da chi viene da fuori ???
Ok se ti fa piacere, caro Cosimo, tiferò per la tua ipotesi … a proposito quale sarebbe ???
PS per il dauno-salentino: a maggioranza, certo. Con 100 comuni “contro” 3 o 4: chi vuoi che non voti per lecce capoluogo? (sempre stando ai tuoi sogni disperati di inglobare Brindisi nella puppitania gaudente et rurale). Te l’ho detto: rassegnati. Dura lex sed lex
Più che una previsione da politologo(!)
mi pare un desiderio.
(nomen omen).
Poppiti ovunque: ma il Governo li metterà a tacere con la forza della Legge.
Rassegnati lettore (un po’ lecchino: “raramente mi sono imbattuto in un articolo così equilibrato e veritiero”).
Altro che foggia: di quale spongano o ortelle sei?
Già: ortelle, e la sua fiera…altamente culturale.
La mia previsione: Lecce dichiarerà di non opporsi ed intanto continuerà il lavorio per le delibere dei vari comuni. Taranto si opporrà con forza e, con le adesioni di Villa Castelli, Cisternino e, soprattutto, la decisiva Ostuni manterrà la provincia. Brindisi città e altri 15 comuni brindisini verranno accorpati a Lecce.
Ps X Pippo il decreto prevede che il capoluogo possa essere scelto a maggioranza, come ricorda Consales
Ho seguito con molta attenzione la questione del riordino delle province pugliesi (studiando delibere, interventi ecc. ecc.) e raramente mi sono imbattuto in un articolo così equilibrato e veritiero.
Son stati fatti i conti senza l’oste. Secondo il decreto il capoluogo attuale più popoloso diventa il nuovo capoluogo, cioè Taranto. Si sta perdendo tempo, denaro e testa. Evviva la poca intellighenzia.
Ok, “super-provincia”.
Ammesso che il Governo nazionale
accolga le nostre “pulcinellate”
-e credo che, a giusta ragione, non lo farà-
(che obiettivamente rivelano, urbi et orbi, lo coerenza, la sinergia, la sintonia, l’altruismo e la chiarezza del “salento”)
a cosa servirebbe una “super-mega-maxi-provincia” di due milioni di persone
in una nuova fase in cui
l’Ente Provincia
-a torto o a ragione-
praticamente viene “soppresso”
e comunque privato di un organo collegiale amplio et ben retribuito.
A che servirà “unire” una area geografica vastissima?
Per il mero “gusto” di dire: “ecco, abbiam fatto il grande super mega salentu-sule-mare-ientu”?
E poi, magari, utilizzarlo in chiave elettorale?
Sarebbe ben poca roba, ed una grande vittoria di Pirro.
E, visto che altri han scomodato nietemeno che un antico apologo, viene da dire che l’epico asino non avrà da mangiare in ogni caso: non v’è da scegliere fra due “pappatoie”: la pacchia è finita o, se preferite, da pugliese dico “an frnut l fav d barltt”.
grazie a tutti i protagonisti e comprimari per questa vicenda che, vedrete, presto ci renderà (ulteriormente” lo zimbello del Paese. Altro che promozione turistica, bit bot e gli alunni del solis…