Accorpamento Brindisi-Taranto, Consales convoca tutti i sindaci della provincia

BRINDISI- Voleva andare con Taranto solo se Brindisi fosse rimasta capoluogo, una Provincia a due teste, l’aveva chiamata così il sindaco Consales che oggi si ribella alla decisione del governo, che ha accorpato Brindisi e Taranto con quest’ultima capoluogo. “L’accorpamento con la provincia di Taranto avrebbe avuto un senso per noi solo se ci fosse stato riconosciuto il doppio capoluogo- afferma il sindaco di Brindisi- Ma è evidente che il Ministro non ha inteso decidere in questa direzione. Per questo motivo contestiamo quanto stabilito ed agiremo di conseguenza”.Consales chiama in raccolta tutti i sindaci della provincia di Brindisi, la maggior parte dei quali vuole l’accorpamento con Lecce, riunione fissata per lunedì mattina alle 11 a palazzo Nervegna.  “Insieme decideremo il da farsi – afferma Consales – consapevoli del fatto che un obiettivo condivisibile è quello della nascita di un’unica grande provincia tra Brindisi, Lecce e Taranto. Sono certo che troveremo la forza per dar vita ad uno scatto di orgoglio della nostra provincia, rivendicando tutti insieme il diritto di scegliere con chi andare a formare una nuova provincia, anche sulla base di quanto stabilito per legge”.

Una cosa è certa, ora bisognerà verificare la posizione delle altre due realtà territoriali, Lecce è Provincia indipendentemente dalle altre due città, e Taranto insieme a Brindisi mantiene lo status di capoluogo, in una super Provincia potrebbe perderlo. Tutta da chiarire la situazione dei Comuni che hanno deliberato, attraverso i consigli comunali, di voler l’accorpamento con Lecce. Per esistere la nuova Provincia Brindisi-Taranto deve rispondere ai due requisiti stabiliti: numero di abitanti, ed estensione territoriale, se viene meno la seconda, la nuova realtà provinciale potrebbe non esistere più. La scelta “con chi andare” potrebbe essere utilizzata solo ed esclusivamente per i Comuni confinanti.

Intanto Brindisi percorre le vie giudiziarie. Il Comune ha già presentato ricorso sia nei confronti delle decisioni assunte dal Governo che in riferimento a quanto deliberato dalla Regione Puglia. “Mi auguro che lunedì- conclude Consales-ci sia la partecipazione di tutti. Dopo di che coinvolgeremo parlamentari e consiglieri regionali. Brindisi saprà farsi valere, ne sono certo, superando divisioni e fughe in avanti”.

 Lu.Po.

5 Commenti

  1. Chi non ricorda la favola de “L’asino di Buridano”, nella quale il “povero” ciuccio non sapendo decidere, fra due scodelle di cibo, quale mangiare per prima, finì per morire di fame. Ecco, questo mi sembra essere il comportamente del sindaco Consales, il quale è stato preso da un vano “scatto d’orgoglio” quando il tempo delle grandi decisioni è ormai scaduto.

  2. Cosa cambia per Brindisi stare con Lecce o Taranto? Tutto. Per prima cosa la distanza, le due città sono vicinissime e lo sviluppo dell’una spingerebbe quello dell’altra, Taranto è lontana. Secondo la complementarità tra Lecce e Brindisi, sono due città con vocazione diversa, ma l’aeroporto di Brindisi serve anche Lecce, lo stesso il porto e l’Università di Lecce è anche università di Brindisi. Taranto ha un porto, ha l’aeroporto di Grottaglie che da sempre mira ad essere alternativo a quello brindisino, non avrebbe nessun ritorno da uno sviluppo degli stessi, anzi… Brindisi e Lecce, pur essendo due città diverse, con le proprie peculiarità, sono un’unica realtà integrata. Credo che lo sviluppo passi sull’asse adriatico Lecce-Brindisi, l’unica speranza di sviluppo per questa terra.

  3. Credo che questo è un governo che sa lavorare, e inutile questi isterismi del Sindaco di Brindisi, se la sua Città fosse stata più grande di Taranto come avrebbe agito’la smetta di convocare glia altri paesi, e inutile inoltra passare con Lecce cosa cambierebbe, assolutamente niente di niente
    Si rassegni e cominci a lavorare con i politici Tarantini per studiare il fututo delle due popolazioni.

  4. davvero una ultima cosa ma, forse, la più importante:

    Se – e quando- Fasano (o Martina, o Cellino o qualsiasi altro Comune) intenderà staccarsi dalla neonata Provincia dovrà fare un iter particolare ulteriore.

    Non lo dico io ma la Legge (che questo Governo ha fatto).

    W LA NUOVA PROVINCIA!

  5. punto 1) che piaccia o meno (a me non piace tantissimo) questo Governo -sostenuto fortemente dall’UDC che presto “nominerà” in Parlamento pure Ferrarese- decide lui. Il Ministro ha detto chiaro che “indietro non si torna”.

    Punto 2) Astenersi da comunicati propagandistici.

    Punto 3) BrindisiOggi si conferma miglior Testata online locale: ha dato per prima la notizia ed in modo garbato, essenziale. Altri, dopo riunioni e controriunioni (mica qualcuno può puvbblicare se non c’è l’okkey politico) han messo su un mallopposo ed illegibile articolone. Insomma: la montagna ha partorito il topetto.

    Punto 4) Guardate com’è bella la nostra “nuova” Provincia: http://cronachebrindisine.myblog.it/archive/2012/10/31/la-nuova-provincia-di-taranto-brindisi-breve-storia-dati-e-p.html

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