Accordo Enel-sindacati: al via la sperimentazione per la formazione di 150 studenti

BRINDISI – L’accordo siglato recentemente tra Enel e sindacati, che introduce il concetto di alternanza scuola-lavoro, finora inedito in Italia, si propone di modificare e facilitare il difficoltoso ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. «È un accordo innovativo, di stampo europeo – scrivono dalla segreteria della Fil Ctem Cgil di Brindisi – perché apre la via a un diverso rapporto tra scuola e lavoro. Giovani ancora non maggiorenni verranno selezionati e potranno diventare dipendenti dell’Enel. L’impresa, dunque, entra in classe e forma giovani in età scolare.

Adesso tocca al governo cui spetta di fare subito un decreto attuativo che consenta l’adeguamento dei programmi scolastici per poter partire fin dal prossimo anno». L’accordo, sottoscritto a Roma lo scorso 13 febbraio, rappresenta una prima sperimentazione in Italia dell’alternanza scuola-lavoro e coglie l’opportunità offerta dalle recenti misure varate dal decreto Istruzione. L’importante novità è costituita dall’utilizzo del contratto di apprendistato in alternanza scuola-lavoro, che prevede un percorso di studio concordato tra scuola e azienda.

«Il progetto coinvolgerà sperimentalmente circa 150 studenti di istituti tecnici industriali in 6 apposite classi suddivise tra nord, centro e sud che, a partire dal quarto anno, verranno assunti dall’azienda pur continuando a frequentare il biennio scolastico al fine di conseguire il diploma e la valutazione di merito del percorso effettuato: peraltro a differenza della Germania, dove gli studenti conseguono solo una qualifica a fine corso di studi, da noi avranno un regolare diploma». Una volta poi ottenuto il diploma, i ragazzi potranno proseguire gli studi, ovvero aderire a una ulteriore fase formativa di apprendistato professionalizzante, finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato all’Enel. «Una nuova opportunità che si aggiungerebbe alle previste assunzioni – concludono dalla Cgil – che Enel deve realizzare dopo l’accordo sul turn-over generazionale e che porterà alla fuoriuscita di oltre 3500 lavoratori e all’assunzione di 1500 giovani».

BrindisiOggi

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