LATIANO- Accompagnava l’amica a prostituirsi e intascava il denaro, arrestato 35enne. I Carabinieri della Stazione di Latiano hanno tratto in arresto in flagranza di reato di favoreggiamento della prostituzione, Toshkov Tsvetomir Avramov 35enne di origine bulgara, residente in provincia di Taranto. L’attività espletata dai militari della Stazione che si è sviluppata in servizi di osservazione effettuati in ore e giorni diversi, ha permesso di stabilire che l’uomo ha favorito la prostituzione di una connazionale 23enne, attuando tutta una serie di comportamenti finalizzati alla commissione del reato di favoreggiamento della prostituzione altrui. Nello specifico nell’ambito dell’attività di monitoraggio del territorio, i militari hanno accertato che la donna è stata accompagnata in varie circostanze in Latiano sulla rotatoria al termine di via Francavilla in prossimità della rampa d’accesso in direzione Taranto dall’arrestato che ha anche assicurato la propria presenza nelle immediate adiacenze durante l’attività di prostituzione. Sulla scorta dell’attività accertativa effettuata, l’uomo nel tardo pomeriggio di ieri è stato fermato a bordo della sua autovettura un’Opel Vectra con targa bulgara, sui luoghi abitualmente frequentati, ovvero la SS7 del Comune di Latiano all’altezza della Casa Cantoniera. Era unitamente alla connazionale ed è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di favoreggiamento della prostituzione che si concretizza in qualunque idonea attività a procurare favorevoli condizioni per l’esercizio della stessa. L’arrestato sottoposto a perquisizione personale e del veicolo è stato trovato in possesso della somma di 295 euro in banconote di vario taglio provento dell’attività delittuosa, che sono state sequestrate unitamente all’autovettura utilizzata. L’uomo che annovera diverse vicende penali anche specifiche, commesse anche in altre aree del territorio nazionale, al termine delle formalità di rito è stato associato nella Casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
BrindisiOggi
Ecco perché non era più alla rotonda