BRINDISI- Si è avvalso della facoltà di rispondere il 19enne accusato di violenza sessuale sul ragazzino di soli 12 anni.
Questa mattina interrogatorio di garanzia per S. P. di Brindisi che davanti al gip Luigi Forleo ha preferito non parlare ed avvalersi della facoltà di non rispondere. Tuttavia pare che il ragazzo abbia intenzione di chiedere al pubblico ministero, Pierpaolo Montinaro, di essere ascoltato.
Il 19enne è accusato di aver adescato attraverso una chat su facebook il ragazzino che frequenta la seconda media, fingendosi donna e di averlo poi incontrato all’interno del rudere che si trova nel parco Cesare Braico. Qui, sempre secondo le risultanze investigative, avrebbe incontrato il 12enne in ben tre occasioni ed avrebbe abusato sessualmente del minore.
I fatti risalgono allo scorso autunno. I genitori del minore nel frattempo scoprono quanto accaduto e , sempre secondo l’accusa, il padre della vittima incontra il 19enne e lo aggredisce a martellate al punto tale da ridurlo in fin di vita.
La denuncia dell’abuso sessuale viene presentata solo a marzo, questo perché il famigliari della vittima dichiarano di aver subito minacce.
Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 19enne , viene emessa anche quella a carico del padre della vittima.
Quest’ultimo però sabato scorso, accompagnato dal suo avvocato Gianluca Palazzo, si è costituito perché era all’estero quando gli è stata notificata la custodia cautelare ai domiciliari, e davanti agli inquirenti ha negato ogni addebito.
Secondo la sua versione dei fatti sarebbe stata un’altra persona a sostituirsi al bambino e a presentarsi al suo posto al nuovo incontro che il 19enne avrebbe fissato. Sarebbe stata un’altra persona quindi ad aggredire il liceale.
L’interrogatorio di garanzia a carico del padre del 12enne si svolgerà lunedì prossimo.
Lu.Pez.
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