Abusi sessuali su un 12enne: colpo di scena, si costituisce un parente: “Sono stato io ad aggredire”

BRINDISI- Si è presentato presso gli uffici della Procura della polizia giudiziaria  dicendo di essere stato lui ad aggredire S. P., il 19enne accusato di aver abusato sessualmente di un ragazzino di 12 anni. Si tratta dello zio del minore  che avrebbe circa 30 anni. Le sue parole scagionerebbero il padre del 12enne che è ai domiciliari accusato di aver preso a martellate il presunto pedofilo.

L’uomo si è presentato questa mattina in Procura accompagnato dal suo legale l’avvocato Valentina De Mitri. Ha raccontato la sua versione dei fatti, avrebbe detto che la sua intenzione era quella di parlare con il 19enne poi la situazione è degenerata in un litigio. Nega di aver portato con se un martello, o qualsiasi altra arma. Secondo la sua versione ci sarebbero stati dei pugni e poi la cosa è degenerata. E a quanto pare la perizia  tecnica disposta dalla Procura non sarebbe compatibile con una martellata.

Le dichiarazioni del 30enne sono al vaglio del pubblico ministero Pierpaolo Montinaro.  L’uomo si è costituito nello stesso giorno in cui si è svolto l’interrogatorio di garanzia del padre del minorenne. Il papà del 12enne alla presenza del suo legale l’avvocato Gianluca Palazzo ha risposto alla domande del gip, ma ha a negato ogni addebito;  ha riferito di non aver mai incontrato il ragazzo e di non averlo mai aggredito.

Lucia Portolano

 

 

2 Commenti

    • Non credo, perché, anche se pur capibile, non si può agire così. Se le persone andassero in giro pronte ad usare violenza ad ogni pretesto ogni giorno si scriverebbe di fatti di cronaca e non si potrebbe più vivere. Secondo me sono da condannare anche questi comportamenti, altrimenti una società migliore rimarrebbe solo un sogno.

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