A dieci anni dalla morte dell’artista Enzo Murra nasce l’Associazione cultura e tradizione a lui dedicata

LATIANO- A dieci anni dalla sua morte, è nata a Latiano l’associazione Arte cultura e tradizione Enzo Murra. Nell’occasione, il 20 giugno, alle 19 in chiesa Madre, monsignor Domenico Caliandro, arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni e padre spirituale del Maestro, celebrerà una messa che sancirà simbolicamente l’inizio delle attività dell’organizzazione. Artista, ricercatore, studioso, fedele: sono solo alcuni degli appellativi utili a descrivere l’articolata figura di uno degli agitatori culturali più prolifici che Latiano abbia avuto. Enzo Murra è stato in vita e continua a essere nella memoria un punto di riferimento per scoprire tra le pieghe della storia e dell’arte aspetti del nostro passato che, senza uno sforzo di ricerca e recupero, andrebbero persi. L’associazione Arte cultura e tradizione Enzo Murra è nata per volontà dei figli, Claudio, che ne è il presidente, e Annamaria, e di alcuni cittadini attivi e si occuperà di organizzazione e gestione di attività culturali e artistiche, incluse iniziative editoriali, e di interventi a tutela e valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico. «Vorremmo che l’associazione – spiegano i figli – diventasse strumento di ricerca, divulgazione e valorizzazione delle specificità del nostro territorio». Il gruppo nato attorno alla figura di Murra vuole porsi come riferimento, affiancando le istituzioni locali nella promozione di una maggior accessibilità alle risorse culturali, religiose e naturali del posto: si organizzeranno incontri, attività di studio, ricerca, raccolte di fondi e di beni, anche in collaborazione con altre associazioni aventi finalità analoghe. Il sodalizio culturale, in definitiva, si propone di portare avanti i valori coltivati in vita da Murra che si è distinto durante il suo cammino terreno per curiosità, talento, empatia e amore per la sua terra. Non a caso Murra, dopo le precoci esperienze di apprendimento e di studio, grazie al padre Salvatore, maestro di decorazione e discepolo prediletto di Agesilao Flora, nel maggio del 1969 fondò la Pro Loco di Latiano, diventandone presidente. Murra, inoltre, fu nominato dal Ministero ispettore onorario per la conservazione dei monumenti e degli oggetti d’antichità e d’arte per la provincia di Brindisi per l’impegno a tutela della zona archeologica di Muro Tenente. Inaugurò, nel 1974, il Museo delle arti e tradizioni che allestì pezzo per pezzo: di particolare interesse sono gli studi etnografici che ricostruiscono gli ambienti rurali, contadini e popolari di una volta, facendo affiorare la genuinità e la povertà di quel mondo attraverso scene di vita di tutti i giorni, nei campi, nelle botteghe e in famiglia. Altro aspetto fondamentale per conoscere più a fondo l’artista, lo studioso e l’uomo è quello spirituale: dal 1993, Murra è diacono permanente, aggiungendo alla vita artistica una profonda ma semplice, francescanamente parlando, spiritualità derivante da una radicata fede cristiana. La luce che filtra dalle infinite facce di questo brillante prisma, in definitiva, non deve andare persa: l’associazione culturale Enzo Murra, quindi, si pone come obiettivo principale la conservazione della memoria dell’uomo con tutte le sue innumerevoli incarnazioni per trasmettere alle generazioni future i valori del Maestro e l’amore per il territorio, la sua storia e l’arte, che hanno guidato in Terra il suo cammino.

BrindisiOggi

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