SAN VITO DEI NORMANNI- A volte, se si è fortunati, basta stare col naso all’insù per rimanere a bocca aperta. Passeggiando per le stradine di campagna nei pressi di San Vito scalo, la stazione ferroviaria di San Vito dei Normanni, nei pressi dell’area protetta di Torre Guaceto, infatti, può capitare di imbattersi in una nidiata di cicognini appollaiati sulla cima di un traliccio dell’alta tensione.
In realtà, ormai, non è più cosa così rara, incontrare un simile spettacolo della natura: tutto il tratto di costa che va dai lidi a nord del capoluogo fino a oltre la riserva, da anni ospita, in questo periodo dell’anno, alcune specie di uccelli migratori che hanno scelto questo fazzoletto di terra come luogo adatto a costruire il proprio nido, prima di spiccare il volo verso sud, quando la bella stagione volge al termine. A riprova di questo, la polizia provinciale e il Wwf monitorano costantemente tutto il territorio, tenendo d’occhio i vari insediamenti di volatili, anche quello visto stamattina da alcuni passanti, a 500 metri dalla stazione di San Vito scalo, nel bel mezzo di un campo coltivato.
Purtroppo non si tratta ancora di una normale, graditissima, prassi ed è logico che un fatto simile susciti ancora tale meraviglia: si spera che, continuando a prenderci cura della riserva e della nostra terra in genere, un domani, i nidi come quello visto oggi non siano più una piacevole sorpresa ma diventino una costante realtà, capace di rappresentare una carta in più da giocare sul tavolo della partita del turismo ecologico, oggi tanto in voga, ma anche il biglietto da visita di una zona pulita, vivibile e a misura d’uomo, caratteristiche che, in alcuni casi, come provincia e regione, stiamo perdendo.
Foto William Camassa
Maurizio Distante
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