BRINDISI- Sono passati 27 anni da quel tragico Venerdì Santo in cui, in un tentativo di impedirne l’arrivo nel porto di Brindisi, la corvetta Sibilla speronò, affondandola, la nave albanese Kater I Rades con oltre un centinaio di profughi albanesi, in gran parte donne e bambini,. “Strage di Stato” fu da noi definita, poiché fu moralmente complice un’intera classe politica che, trasversalmente, del tema della lotta all’immigrazione ne faceva bandiera per le imminenti elezioni amministrative.
A distanza di 27 anni, poco è cambiato, salvo il colore di chi sta oggi al Governo in Italia e in Europa, e che nelle imminenti elezioni amministrative ed europee, vuol dimostrarsi forte contro i diseredati in fuga da guerre, fame, disastri ambientali, pulizie etniche, stupri e torture, e invece debole e compiacente verso dittatori e capi di Stato assetati di sangue.
Con i declamati accordi tra governo Meloni e governo albanese, per istituire centri di rimpatrio dei migranti nella patria della memorabile emigrazione albanese del marzo ‘91, si è dato avvio alle nuove politiche antimigranti Europee annunciate sotto il segno del duo Giorgia Meloni/ Ursula Von der Leyen, con la stipulazione di accordi con l’Egitto di Al Sisi, del caso Regeni e della repressione dell’opposizione politica.
Miliardi di euro, in cambio della lotta ai migranti in partenza dalle coste africane, che si promettono in nome di uno sbandierato “piano Mattei” che dovrebbe assistere amorevolmente i paesi africani nella lotta a povertà, arretratezza, ecc. Un “piano Mattei” che invece vuol assicurarsi, dopo le sanzioni contro la Russia, la certezza del permanere di politiche di sfruttamento delle risorse africane, come petrolio e gas, e che per l’Italia e l’Europa sono e saranno per molto tempo ancora indispensabili per competere con le nuove nazioni emergenti.
Il prossimo G7, che a giugno, nella nostra Puglia, vedrà confluire i 7 Nani della Terra, avrà tra i temi affrontati quello della lotta ai migranti, in un fosco quadro da Terza Guerra Mondiale preannunciato dalla violazione di ogni diritto umano, con lo sterminio di civili palestinesi, per bombe o per fame, a Gaza.
I reticolati e i carri armati egiziani e israeliani che oggi impediscono la fuga dei palestinesi da Gaza, i muri dell’apartheid nella Cisgiordania occupata o quelli eretti al confine tra Messico e Stati Uniti, sono l’aspetto esteriore di quella militarizzazione e disumanizzazione delle coscienze che si vuol imporre all’opinione pubblica “benpensante” dell’Occidente.
A questa idea dobbiamo opporci, in nome dei valori di solidarietà, accoglienza e amore fraterno tra umani, un messaggio che rilanceremo con mobilitazioni alternative, pacifiste e solidali, a giugno, qui in Puglia come negli altri luoghi di svolgimento del G7 a guida italiana .
Il 28 marzo 2024, ore 16.00, giardinetti del porto di Brindisi, lancio di fiori in mare. Ore 17,30 assemblea dibattito con mostra sulla strage della Kater i Rades presso ex convento Santa Chiara, nei pressi Duomo.
Per il tavolo di Coordinamento NOG7 Roberto Aprile, Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta
Hanno aderito:
Forum per cambiare l’ordine delle cose Provincia di Brindisi,Alma Terra,Gruppo Educhiamoci alla Pace ODV,Digiuno di Giustizia in solidarietà coi migranti,Asociazione Periplo ODV,Consiglio Italiano Rifugiati sede di Roma,Tarantula Rubra.
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