Arpa: “Enel non ha accettato i nostri pareri per l’abbattimento delle emissioni”

BRINDISI- Centrale Enel di Cerano, l’Arpa esprime i pareri necessari per l’abbassamento delle emissioni ma l’azienda non li accetta.

E’ quanto emerge dalla seconda audizione al Senato svoltasi questa mattina su richiesta del senatore dei Cor, Vittorio Zizza, sulla  Centrale Enel  di Cerano e la qualità dell’aria nel territorio brindisino.

Durante la seduta sono stati ascoltati i dirigenti dell’Arpa e dell’Ispra.

In particolare, dopo un’attenta analisi dei dati, il direttore responsabile del Dipartimento Qualità dell’Aria Arpa Puglia, Roberto Giua, parlando del rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale per Enel ha riferito:  “ Abbiamo dato alcuni pareri sulla procedura del riesame dell’autorizzazione integrata ambientale della centrale, alcuni di questi pareri sono stati accettati,  altri sono tutt’ora in discussione e,  per la verità,  Enel non sembra disponibile accettarli”.

In particolare l’Arpa ha chiesto ad Enel di utilizzare una serie di misure necessarie per la riduzione delle emissioni quali l’adozione dei  filtri a maniche su tutti e quattro i camini ed un sistema di misura per il mercurio, un campionamento costante durante l’anno che consenta di conoscere i livelli effettivi delle emissioni del metallo pesante.

Prescrizioni che, a detta di Arpa, non hanno trovato il pieno accoglimento da parte di Enel e sulle quali è  ancora in corso un confronto.

zizza“Bisogna tutelare la salute pubblica- ha detto, invece, il senatore Zizza- le prescrizioni sono necessarie, i dati parlano chiaro, il rischio sanitario è reale”.

L’Arpa, inoltre durante l’audizione, ha illustrato i nuovi sistemi di misura delle emissioni grazie ai quali è stata  fatta una valutazione del danno sanitario, ossia è stata valutata la ricaduta delle emissioni della centrale sull’intero territorio.

L’attenzione si è soffermata soprattutto sull’area di Torchiarolo dove è stato verificato che il contributo massimo della centrale alle  concentrazioni medie annue totali  è del 10% circa. In pratica la centrale contribuisce nella misura del 30% per l’ S02 , e del 10% per il Pm10.

I superamenti a Torchiarolo quindi sarebbero prodotti nella misura del 90% alla combustione delle biomasse di tipo domestico e pratiche di tipo agricolo. Questi superamenti , è stato ricordato,  hanno prodotto un procedimento di infrazione  nei confronti della Puglia.

Infine lo stesso senatore Zizza ha chiesto all’Arpa e ad ISPRA quali siano i dati in loro possesso relativi alle emissioni della centrale di Cerano, in questi ultimi 10-5 anni, di agenti contaminanti noti come cancerogeni e se esiste la possibilità di una revisione dello stesso al fine di valutare le eventuali incompatibilità delle emissioni con la salvaguardia della salute pubblica”.

La salute quindi resta al primo posto della  Commissione Ambiente, Territorio e Beni Ambientali che proseguirà nelle prossime settimane con le audizioni.

La seduta della audizione al Senato: Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali – Ufficio di Presidenza: http://webtv.senato.it/4621?video_evento=2949

(Al minuto 12:16- intervento del direttore responsabile del Dipartimento Qualità dell’Aria Arpa Puglia, Roberto Giua)

BrindisiOggi

 

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