Lettera della mamma di una disabile: “Senza assistenza , la mia ragazza resta fuori dal mondo”

BRINDISI- Sabrina, disabile visiva pluriminorata, la Provincia taglia i fondi e lei resta senza assistenza.

L’appello arriva dalla mamma della ragazza che scrive una lettera al presidente dell’UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti) attraverso CSV  Poiesis di Brindisi.

“Gentilissimo Presidente- scrive- sono la madre di Sabrina, una giovane disabile visiva pluriminorata e ad oggi non so se mia figlia potrà continuare ad usufruire del servizio di assistenza domiciliare per videolesi pluriminorati, servizio che rappresenta una fondamentale opportunità di socializzazione e integrazione così come previsto dall’art. 3 della legge 284/97”.

La mamma di Sabrina è disperata la sua ragazza viveva del tempo che gli stessi operatori le dedicavano.

“Tale servizio- scrive ancora- ha fatto sì che mia figlia si sentisse impegnata in attività a lei idonee grazie al supporto di operatori domiciliari, operatori che tra l’altro sono diventati per lei dei veri e propri amici. L’assistenza domiciliare ha concesso a mia figlia l’opportunità di sentirsi parte di un gruppo, di tenersi attiva ed indaffarata per alcune ore al giorno nelle quali Sabrina è molto presente, ascolta, sorride, parla con gli occhi”.

In pratica la donna ha scoperto che la Provincia di Brindisi quest’anno non rinnoverà la convenzione con l’U.I.C.I., convenzione che permette di dedicare del tempo settimanale  proprio alla sua ragazza e come lei a tanti altri diversamente abili.

“Mi preoccupa che mia figlia, essendo affetta da pluriminorazione, perda il fondamentale supporto dell’educatore domiciliare in un contesto già povero di servizi specifici- dice la donna- Come facilmente intuibile, la situazione attuale suscita in ogni genitore uno stato di apprensione che determina di riflesso uno stato di agitazione da parte degli utenti interessati”.

E conclude: “Pertanto mi rivolgo a tutti, ad ognuno secondo la proprio competenza, affinché si intervenga con la massima tempestività per garantire la continuità e lo stesso livello dei servizi finora erogati in favore dei disabili visivi pluriminorati; diversamente intraprenderò ogni azione possibile poiché il diritto all’assistenza venga riconosciuto a mia figlia come agli altri”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Cara signora, vuole sapere dove vanno a finire e/o per chi sono spesi i soldi che SACROSANTEMENTE dovrebbero aiutare sua figlia ed altri ragazzi nelle medesime condizioni? Vada al molo di Sant Apollinare a Brindisi dove ogni tanto arrivano particolari navi “crociera”: capirà ……

  2. Una sola parola : fate schifo !
    Paghiamo tasse,balzelli,trattenuta regionale,addizionale comunale,tasse su tasse anche per “accogliere” chi non avrebbe nessun diritto di oziare in italia,35 euro al giorno,pasto caldo,colazione,letto,ricariche telefoniche,wifi e magari anche la tessera del Partito…e questo è il risultato.
    Non abbiamo nessun diritto,l’unico dovere è tacere e subire. Voglio emigrare

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