BRINDISI- “Se c’è stato un disservizio ce ne scusiamo, potrebbe esserci stato un problema organizzativo” così la direzione della Asl di Brindisi interviene sul caso della signora, malata oncologica, che per sottoporsi ad una ecografia dovrà aspettare sino a giugno 2017.
La lunga lista d’attesa e la prenotazione disponibile per questa paziente ha fatto scalpore e di certo non è passata inosservata agli occhi dell’azienda sanitaria che avrebbe voluto contattare la signora. La paziente tuttavia ha preferito restare nell’anonimato ed ugualmente mettere in luce questa problematica.
“In mancanza di comunicazione ufficiale con precise indicazioni circa la problematica riscontrata- scrive la Asl- l’Azienda non è in grado di effettuare i dovuti approfondimenti su un eventuale disservizio che potrebbe anche essere legato ad una situazione riorganizzativa urgente e temporanea, come il passaggio al nuovo sistema informatico per la gestione del CUP, avvenuto nel mese di luglio scorso, che ha comunque lo scopo di migliorare la gestione delle agende”.
“In ogni caso -conclude- l’Azienda si scusa con l’utente per l’eventuale disagio causato e invita chiunque voglia segnalare eventuali disservizi ad utilizzare i canali istituzionali, sottolineando che la Direzione Aziendale è sempre pronta ad intervenire per risolvere qualsiasi problematica dovesse verificarsi”.
BrindisiOggi
Ma quella era una richiesta generata da bisogni oggettivamente urgenti e meritevole di una risposta non scandalosa da qualsiasi sistema informatico.L’Azienda si limita alle scuse,poco credibili,non essendo in grado di effettuare i dovuti approfondimenti su un EVENTUALE DISSERVIZIO CHE POTREBBE….
È difficile credere sempre nelle coincidenze quando queste avvengono molto spesso e che l’indignazione sia sempre sbagliata e senza giustificazioni vicine alla verità.Qui di chiaro c’è soltanto l’induzione alla rinuncia dell’attesa che,se per alcuni dà adito a raccomandazioni e favoritismi,per molti altri è il ricorso alle costose strutture private o addirittura alla rinuncia della prevenzione e della cura.Ora si evidenziano,sempre più,le conseguenze negative di tagli e riordini sbagliati che hanno aggravato la criticità e la difficoltà della classe dirigente che ne porta la responsabilità e i conseguenti maggiori disagi per i cittadini in cerca di una sanità sempre più difficile da trovare nel servizio pubblico.