
BRINDISI- La politica a Ferragosto si appassiona all’Asi, tutti interessati a quanto pare alla futura poltrona di presidenza del consorzio della zona industriale tanto da creare rotture anche all’interno dei partiti, come accaduto nel Pd. Dopo la polemica degli ultimi due giorni tra maggioranza di centro e opposizione di centrosinistra oggi arrivano le contro repliche e interventi di politici e non, che pubblichiamo integralmente.
Contro replica del Pd cittadino: “A Brindisi sembra proprio difficile praticare trasparenza,chiarezza e partecipazione democratica e responsabile. Alcuni sistemi e alcuni personaggi preferiscono gestire le istituzioni con furbizia e con una buona dose di spregiudicata predisposizione all’imbroglio. Si abusa della buona fede altrui e con prepotenza si cerca di piegare alla propria volontà e ingordigia decisioni che dovrebbero essere discusse e condivise. Penso che i primi atti della amministrazione Carluccio sono indicativi di questo sistema. E se ci sono già i delusi all’interno della maggioranza si consenta all’opposizione di essere preoccupata per questo andazzo e per questo avvio di una amministrazione che si caratterizza allo stato solo per piazzare uomini di sistema e occupazione di stampo assolutista di ogni luogo e spazio di governo e sottogoverno(così si chiamava una volta).
La situazione creatasi in queste ore al consorzio Asi ha del paradossale. Sotto la regia del presidente uscente,molto interessato alla sua riconferma,si stava determinando,senza un minimo di dibattito e di confronto democratico,un vero e proprio assalto alla diligenza. Un blitz di agosto all’insaputa più o meno consapevole di qualcuno,con l’esclusione dei consigli comunali e provinciali ma con la compiacente partecipazione di singoli.
Con la scusa di una Provincia in difficoltà,deprivata di risorse finanziarie,si stava dando vita ad un ribaltamento di ruoli con l’obiettivo di concentrare nel comune di Brindisi un chiaro ruolo di comando e di decisione sull’intero consorzio asi.
La distribuzione di nuove quote associative avrebbe alterato qualsiasi principio di rappresentanza degli stessi soci aldilà della consistenza dei contributi annuali versati o da versare. Il comune di Brindisi si sarebbe trovato un 45% di quote rispetto alle attuali 28%, tale da farlo diventare determinante,grazie alla compiacente disponibilità dei soci che hanno il diritto di voto (perché in regola coi pagamenti come il 20 /7).
L’obiettivo era(?) la riconferma del sig. Rollo,dirigente rappresentativo di un piccolo gruppo politico cittadino,che attraverso questa furbata voleva imporsi ad un’assemblea composta ad oggi al 70% da amministrazioni a guida pd(Provincia di Brindisi,comune di Fasano e di Francavilla) e da una amministrazione,quella di Ostuni, dove il PD è determinante per la sua tenuta! Alla faccia della democrazia e dei rapporti politici. Se poi la politica deve avere un senso e un ruolo,lo deve aver per tutti! Per questo è stato chiesto il rinvio dell’assemblea straordinaria che doveva sancire rapporti impropri e al confine della legittimità.
La provincia ( dopo aver votato il bilancio col suo 37per cento il 20/7) con la sua presenza all’assemblea convocata da rollo avrebbe consentito di attivare un procedimento di auto esclusione a vantaggio del comune di Brindisi e del sistema di potere che si sta organizzando attorno ad esso.
La provincia non può e non deve rinunciare al suo ruolo così come previsto dalla stessa legge regionale istitutiva dei consorzi asi. Deve rivedere le sue decisioni e avviare un confronto sereno ed inclusivo per decidere il futuro e la governance dell’ASI. Se ci fosse meno ingordigia e senso di responsabilità si poteva e si deve seguire un’altra strada.
Ci permettiamo di indicare qualche soluzione alternativa per garantire un giusto equilibrio di bilancio e una adeguata rappresentanza agli attuali soci.
-1) Andrebbe definita assieme ai soci l’entità della riduzione dei contributi che ogni ente deve versare per il 2016 mantenendo intatte le attuali quote di rappresentanza di ognuno in modo tale da consentire alla provincia di continuare a detenere la propria quota del 37% e agli altri comuni di mantenere le proprie. Si tratta di seguire la stessa strada della riduzione che inopinatamente è stata proposta a seguito della scelta fatta dalla Provincia.
-2) La riduzione del contributo dei soci può essere compensata dalla riduzione del 50% delle indennità del presidente,del vicepresidente e del consiglio di amministraIone e del collegio sindacale,da una riduzione contrattata degli stipendi dei dirigenti,oggi superiori a qualsiasi pare livello della pubblica amministrazione,dalla rinuncia a distribuire consulenze e incarichi esterni. Ci sarebbero così risparmi sufficienti per compensare la riduzione del contributo degli enti soci.
-3) La nuova governance partecipata,rappresentativa dovrebbe dare esempi di buona amministrazione,di gestione trasparente e oculata anche ritornando ad essere utile alle imprese e ai territori e ai nuclei industriali interessati e abbandonando la politica degli appalti di opere inutili o irrealizzabili. Non un centro di potere per gli amici degli amici.
Sulla testa del territorio e degli enti locali coinvolti e senza alcuna discussione sul ruolo e la prospettiva degli stessi consorzi Asi per i quali è già avviata una discussione per una nuova legge regionale, si voleva far passare un ulteriore tentativo di accentramento di potere nelle mani di un gruppo di uomini,senza consenso,senza partito ma legato solo da interessi personali e di gruppo.
Il consorzio asi in questo momento in cui andrebbe strutturalmente ripensato e riformato e in una fase di transizione ha bisogno di una governance diversa,più autonoma e più espressione di capacità imprenditoriali e manageriali abituate al risparmio e alla corretta gestione. Una governance non condizionata dal passato(piattaforma per i rifiuti e loro conferimento)e dal presente(bonifiche e piattaforma logistica) dell’ASI e rivolta al futuro per riqualificare strutturalmente e ambientalmente le attuali aree industriali,dotandole di servizi efficienti.
Si discuta allora del consorzio Asi e del suo futuro coinvolgendo imprese,associazioni,enti locali e si definiscano,in attesa della sua riforma,i nuovi assetti con procedure democratiche(avviso pubblico per la individuazione e selezione degli amministratori) con l’obiettivo di dare all’ASI di Brindisi una governance autonoma e meno coinvolta negli interessi passati, presenti e futuri che si sono insediati attorno all’ente.
Ps: Bene farebbe Bruno a sottrarsi in maniera continuativa alla evidente possibilità di essere determinante ,nella doppia veste di presidente di provincia e sindaco di francavilla, per la elezione di qualsivoglia presidente in contiguità con l’amministrazione di Brindisi ed il sindaco di Brindisi sulla materia si potrebbe far consigliate dal padre piuttosto che dal presente nonché (forse) futuro presidente Asi.”
comunicato stampa Euprepio Curto, commissario provinciale Udc: “Con una ingenuità degna di miglior causa, l’area politica più vicina di altre al sindaco Carluccio si è schierata a difesa di Maurizio Bruno, al quale la opposizione di centro-sinistra aveva posto puntuali e circostanziati interrogativi circa l’idoneità della condotta assunta dalla Provincia (di cui Bruno è Presidente) a favorire la rielezione di Marcello Rollo alla guida dell’ASI. Cosicché, in tal modo, e senza bisogno di ulteriori verifiche, è stato acclarato che (consapevole o meno, l’ex segretario provinciale del Pd) in effetti questo era l’obiettivo che sarebbe stato conseguito, ove, molto tempestivamente, sia Bruno che l’assessore Galiano non fossero stati sollecitati a non presentarsi all’Assemblea dell’Ente sorprendentemente convocata.A tanto si aggiungano altre questioni che molto impropriamente sono state date per acquisite. Una fra tutte, quella relativa alla ipotesi di redistribuzione delle quote dell’ASI tra i comuni di Brindisi, Fasano ed Ostuni. Ipotesi tutta da verificare in ordine alla sua praticabilità in quanto, se è vero che sia Fasano che Ostuni sono da tempo molto critici nei riguardi dell’attuale gestione dell’Ente guidato da Marcello Rollo (e già questo dato dovrebbe far riflettere addirittura sulla ipotesi di una loro uscita dall’ASI), è pure vero che è tutto da verificare che lo stesso comune di Francavilla si carichi l’onere delle quote redistribuite, se non dopo una verifica sull’attività della stessa ASI, e quindi della convenienza ad assumere un onere aggiuntivo.
In estrema sintesi: il blitz era stato abilmente programmato, ma ha fatto la fine di quello turco sventato contro Erdogan e da costui rapidamente e cruentemente sventato.
Sia ben chiaro, con costui personalmente non prenderei mai neppure un caffè. Ma, almeno in questo caso, se ne potrebbe mutuare la reazione…..”
comunicato Forza Italia Antonio Andrisano: “Forza Italia Brindisi, dopo aver letto ed ascoltato alcuni recenti interventi ed interpretazioni in merito alla vicenda ASI, si permette di fornire il proprio modesto contributo chiarificatore.
L’attuale situazione, anche e soprattutto in ragione dello stato degli atti (delibera del 09.04.2015), impone che si proceda ad una riduzione della quota associativa della provincia di Brindisi e conseguentemente ad una necessaria, proporzionale ed inevitabile riduzione del capitale del Consorzio ASI di Brindisi.
È di tutta evidenza come, in ragione del periodo di particolari ristrettezze economiche, nessuno degli altri enti-soci possa farsi carico dei mancati conferimenti, a suo tempo, di competenza della provincia per cui, lo si ripete e ribadisce, dovrà necessariamente procedersi ad una riduzione del capitale con una consequenziale rideterminazione (in aumento) delle quote percentuali di partecipazione di ciascun socio in ragione dei conferimenti, già, previsti a loro carico.
Questa, e soltanto questa, si ritiene essere la strada realisticamente percorribile nell’interesse del Consorzio ASI e del territorio tutto.”
comunicato stampa Italia Unica Antonio Carito: “La nota diffusa ieri dal Presidente dell’ASI Marcello Rollo , seguita come da copione da quelle di Noi Centro e affini , e da quella di Maurizio Bruno , più che chiarire , inqueta . Inquieta perché ci si chiede come mai il Presidente della Provincia , Maurizio Bruno (PD), pur avendone tutto il tempo , non abbia avvertito la necessità di un più approfondito dibattito all’interno del proprio consiglio provinciale , non abbia avvertito la necessità di informare i cittadini . Ma non è solo Maurizio Bruno a trovarsi in questa imbarazzante situazione , lo è anche il Sindaco di Brindisi che parimenti non ha avvertito la necessità di attendere un confronto all’interno del consiglio comunale (ma questa non è una novità) . Insomma , parrebbe proprio che i vari protagonisti di questa vicenda abbiano agito come se si trattasse di un fatto “privatistico” . Se si fosse realizzata la diminuzione della partecipazione della Provincia , la nuova compagine consortile (in peso elettorale) avrebbe visto il comune di Brindisi portarsi al 45,22% a cui ad esempio, sarebbe sufficiente la sintonia con la Camera di Commercio al 4,81% , per raggiungere il 50,03% cioè la maggioranza assoluta , che significa potere decisionale , autonomia nella elezioni dei vertici e dei ruoli da assegnare . Ci vengano risparmiate da parte di Rollo e dei suoi amici, le lezioncine tecnico giuridiche (per altro tutte da verificare ) , noi non poniamo il problema sotto l’aspetto della liceità degli atti (che certamente non ci compete ), ma certamente poniamo un problema di opportunità , di tempistica , di trasparenza , di preventiva informazione ai componenti le assemblee delle Enti interessati e più in generali ai cittadini e alle forze sociali .
E’ molto triste assistere a queste tipo di azioni dal sapore Machiavellico , di certo preferiremmo che si aprisse un serio dibattito sul ruolo dell’ASI , la sua reale utilità , la sua gestione , i suoi programmi , i suoi costi .
E’ a tutti noto il ruolo politico che riveste Marcello Rollo , egli non è solo il Presidente dell’ASI ma è anche e sopra a tutto il leader della formazione politica che con solo il 5% dei voti alle recenti elezioni comunali , ha determinato il Sindaco , i componenti lo staff del sindaco , assessori con importanti deleghe e ha tutt’ora un suo esponente alla presidenza della Energeko . Che Marcello Rollo ambisca legittimamente ad un riconferma alla Presidenza dell’ASI (il mandato scade il 31 Agosto) non è di certo un segreto , che il nuovo assetto societario in seno all’ASI (tentato in una calda giornata del 5 Agosto) ne avrebbe agevolato il cammino è un dato di fatto , far finta di ignorare che ciò comporta implicazioni di natura politica è pura ipocrisia .
Questa vicenda è emblematica di un certo modo di intendere la politica e la gestione della cosa pubblica , è questo modello che a nostro avviso, impedisce a Brindisi di essere una città “normale” .
Come può accadere infatti che, decisioni così importanti vengano prese da singole persone quasi fossero lì a titolo personale e non invece quali portatori dei deliberati ufficiali (si badi bene , non ufficiosi) degli Enti di cui hanno il potere di rappresentanza e di indirizzo , ma di certo non la proprietà assoluta .
E’ anche vero che se tutto ciò accade , accade per la colpevole “distrazione” di quegli esponenti politici che sulla vicenda si sono distinti per il loro silenzio , silenzio che non sappiamo se dovuto a semplice ignoranza del problema (il che è in ogni caso grave) o altro , “altro” che non può che alimentare dubbi di varia natura.”
intervento di Claudio Niccoli (ex consigliere comunale): “Ma che strano destino per questa terra di falsi moralisti,sapientoni ,uomini che dovrebbero rappresentare le più alte cariche politiche del territorio, che hanno in questo momento storico tutto particolare responsabilità di rappresentanza non meritata nè sul campo nè sulla preparazione minima per rivestire tale incarico ,al punto che si rimpiange la scuola della politica di una volta,quando prima di dover parlare e rappresentare un partito un movimento dovevi avere esperienza conoscenza e formazione. . Quanto è accaduto a proposito della convocazione dell’assemblea dell’Asi per le modifiche statutarie necessarie a prendere atto della volonta di un Ente di cedere le sue quote e di ridurre la sua partecipazione economica è stata vista come una manovra speculativa da parte di qualcuno per garantirsi una nuova rielezione a Presidente . Illustri esponenti di partiti che hanno nel loro Dna il senso delle istituzioni,il rispetto degli avversari,,la conoscenza del funzionamento della macchina amministrativa ed un bagaglio incontestabile di garanti delle libertà ,della democrazia ,eredi di uomini che hanno fatto l’italia la costituzione e tante altre cose,firmano documenti a dir poco espressioni del più estremo pressapochismo e dilettantismo e travisamento della realtà dei fatti.Il presidente della Provincia Maurizio Bruno ,alle prese con problemi enormi con la gestione economica di un Ente che qualcuno capoticamente ha deciso di far scomparire senza dare risposte concrete alla soluzioni di miriadi di problemi per il traghettamento verso la sua soppressione,da buon amministratore di concerto con il Consiglio Provinciale,visto la mancanza di risorse e scegliendo di salvaguardare alcuni servizi primari e decine di posti di lavoro,ha deciso con grande senso di responsabilità di far uscire l’Ente Provincia da tutte le società o Enti dove erano previste partecipazioni economiche non più sopportabili,tra questi l’Asi.La scelta di uscire dall’Asi rivestiva un carattere di urgenza onde impedire all’Ente Provincia di vedersi costretto a versare la quota annuale prevista,mettendo in difficoltà ancor di più le casse Provinciali. In perfetta buona fede ha comunicato all’Asi di voler mantenere la presenza all’interno del Consorzio a zero partecipazioni societarie,cosa non possibile rispetto alle normative vigenti pertanto ha dovuto scegliere una quota minimale.In assemblea Asi, convocata nel mese di luglio per l’approvazione di documenti inerenti il bilancio era presente anche un punto per deliberare la volontà della Provincia di ridurre la sua partecipazione a tremila euro. In quella seduta Il presidente Bruno a chiesto un rinvio a breve termine per poter verificare se nelle pieghe del suo bilancio potesse partecipare con capitale maggiore. L’assemblea ha accordato tale volontà.Quindi la convocazione del 5 agosto era tecnica e non politica,tesa a risolvere una problematica economica e di rappresentanza.Che cosa succede? Il finimondo . Autorevoli esponenti di Partiti si affannano a sottoscrivere documenti,gridando al tradimento all’inciucio,ad una fantomatica preparazione di riconferma dell’attuale Presidente dell’Asi Marcello Rollo,il quale con questa manovra degna del miglior Houdini voleva aumentare le quote del Comune di Brindisi dove il suo Partito è in maggioranza per garantirsi una poltrona.Follie ferragostiane. La legge,si la legge, obbliga i soci a dividersi le quote lasciate dalla Provincia in parte proporzionare a quelle detenute,nulla di strano nessun imbroglio o macchinazione ordita contro qualcuno a favore di altri. Per questa cosa prevista per legge neofiti della politica hanno espresso giudizi durissimi al limite dell’offesa personale,dimostrando la loro improvvisazione e mancanza di preparazione tecnico giuridica ,ma sopratutto politica.La verità e che in questa città e in questa provincia è stato costituito un nuovo Partito è il partito del Commissario Dell’Asi,dove ognuno degli iscritti ambisce attraverso una non verosimile e comunque molto lunga variazione di legge di essere nominato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.I responsabili di questi partiti farebbero meglio a chiedere un tavolo allargato a tutte le forze politiche con le rappresentanze istituzionali per discutere sul futuro di questa città,provincia invece di perdere il loro tempo ad inseguire una poltrona che se dovesse essere assegnata finirà sotto un commissario Barese ,cosa già accaduta troppe volte negli ultimi 20 anni.Da troppo tempo invece di fare politica su questo territorio si innescano faide e guerre personali ,i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.”
BrindisiOggi
ma il sig. Rollo ci tiene così tanto a quella poltrona?
Lucio , dobbiamo organizzare una manifestazione plateale … Con i politici X dirle quello che dovranno fare e formare un contratto alle dimensione
Mi è stato censurato un precedente commento perchè dicevo, in maniera esplicita e VERY POLITICALLY SCORRECT, cosa si doveva fare dell’ASI e del suo capoccia. Da quanto leggo sopra, deduco la bontà e la veridicità della mia opinione ( forse condivisa dal 95-97 % dei brindisini, almeno quelli che ragionano ancora con il proprio cervello), e che ribadisco ancora: SCIOGLIETE TUTTA LA BARACCA E TUTTI I SUOI PROTAGONISTI verso quel paese così come indicato dalla famosa canzone del grande Alberto Sordi.
Gent.le De Cristofaro il suo precedente commento è stato cancellato non perchè fosse politically scorrect ma perchè pieno di insulti e espresso con un linguaggio non consono per un giornale regolarmente registrato in tribunale. Cordiali saluti