Sei tartarughe liberate nelle acque dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto

CAROVIGNO- Sono tornate in libertà sei tartarughe ricoverate presso il Centro Recupero Tartarughe Marine “Luigi Cantoro” della Riserva di Torre Guaceto.

Si tratta di cinque esemplari di Caretta caretta e della Chelonia mydas recuperata settimane addietro sul litorale leccese.

Questi animali sono stati soccorsi in condizioni alquanto precarie. Alcuni di loro erano stretti nella morsa di reti di plastica, uno era stato pescato erroneamente, un altro aveva lenza ed amo aggrovigliati nello stomaco, la Chelonia mydas era fortemente debilitata. Queste tutte circostanze che avrebbero potuto provocare la morte delle tartarughe, dovute tanto all’impatto antropico sul mare, quanto all’inquinamento delle acque.

Durante la degenza presso il Centro di Torre Guaceto, gli animali sono stati curati e sottoposti al programma di riabilitazione, alcuni hanno necessitato di interventi chirurgici assicurati dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari convenzionata con il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto per la cura delle tartarughe.

Rimesse completamente in forze, gli esemplari sono stati marchiati con targhette metalliche, come sancito dal disciplinare internazionale di monitoraggio della specie, e, con l’arrivo di una giornata meteorologicamente favorevole, sono stati liberati nelle acque dell’Area Marina Protetta.

Le nostre tartarughe sono finalmente tornate alla vita vera.

BrindisiOggi

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