BRINDISI-Posta non recapitata ed avvisi di raccomandate consegnate alle attività commerciali durante gli orari di chiusure, scatta la protesta.
E’ caos alla posta a causa della mancata consegna della corrispondenza. Gli uffici di piazza Crispi a Brindisi presi d’assalto da centinaia di cittadini.
La denuncia arriva dall’Adoc che in questi giorni sta registrando il malcontento di tanti consumatori.
“Un disservizio di proporzioni insostenibili quello che stiamo registrando in queste settimane causato da Poste italiane a migliaia di cittadini brindisini- dice- residenti nel capoluogo, costretti a lunghissime file presso gli sportelli di Piazza Crispi per il ritiro della corrispondenza”.
A questo si aggiungono anche i problemi legati alla riduzione di personale. La corrispondenza, infatti, non viene consegnata regolarmente in tutti i quartieri della città.
“Disservizi e disorganizzazione dovuta anche al fatto che le consegne, quando effettuate, specie nel caso delle raccomandate indirizzate alle attività commerciali o dei servizi- aggiunge l’Adoc- che avvengono in orari di chiusura costringendo numerosi cittadini al ritiro presso gli uffici della Società con inutili ed estenuanti attese oltre a costose perdite di tempo”.
Non solo, spesso accade che il mancato recapito dei bollettini relativi alle utenze domestiche determina ritardi nei pagamenti con il rischio di incorrere in ulteriori aggravi di spese.
L’Adoc così si rivolge direttamente a Poste Italiane: “Richiamiamo l’attenzione di Poste Italiane per il ripristino delle condizioni ottimali di svolgimento dei servizi erogati all’utenza nel rispetto degli standard previsti dalla carta dei servizi sottoscritta con le associazioni dei consumatori. Invitiamo nel contempo i cittadini a continuare a segnalare le problematiche riscontrate ed eventualmente in caso di violazioni a ricorrere alle procedure di conciliazione per veder rispettati i propri diritti”. Adoc Brindisi ricorda che i propri uffici ubicati in Corso Umberto I, 85 – sono aperti dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.30 alle 19.00 e che eventuali segnalazioni possono essere trasmesse all’indirizzo mail brindisi@adocpuglia.it o al numero S.O.S. Adoc 3490733840.
Foto da repertorio
BrindisiOggi
Vi scrivo per informarvi di un atto gravissimo che mi è accaduto il 10 agosto 2016.
Il 9 agosto 2016 traccio sul sito delle poste italiane la mia raccomandata estera che risultava in consegna dalle ore 9:36, rimango a casa tutto il giorno ad aspettare la mia bella raccomandata che non arrivava, traccio nuovamente la spedizione sul sito delle poste italiane e scopro che la raccomandata risultava consegnata alle 14:38 “ma come consegnata a me non era stata consegnata nessuna raccomandata”, nel pomeriggio mi reco presso lo sportello di Piazza Crispi e scopro che era chiuso e leggo che dal…al…di agosto lo sportello era aperto solo la mattina.
La mattina seguente il 10 agosto mi reco nuovamente in Piazza Crispi e dopo una interminabile coda riesco a spiegare all’addetto che la raccomandata sicuramente è stata consegnata ad ignoti perché io non l’ho ricevuta.
Arrivati a questo punto passa la palla al suo collega in altro ufficio perché era solo lui allo sportello e doveva servire l’interminabile coda di cittadini incazzati neri, Il collega rifà la ricerca a terminale tramite il codice della spedizione stampa un foglio ed entra in un’altra stanza, dopo 10 minuti esce e mi viene incontro con la ricevuta firmata ed io gli rispondo: guardi che quella non è la mia firma e lui con una smorfia mi risponde che la spedizione l’ha trovata e risultava consegnata poi…veda lei quello che vuole fare, venga nel pomeriggio e parli con il responsabile del postino della sua zona (il pomeriggio è chiuso), faccia un reclamo, telefoni al numero verde.
Andai via perché i miei nervi erano a fior di pelle e siccome sono una persona civilmente educata ho preferito evitare.
Tornato a casa alle 13.15 mi suona il citofono “il postino c’è un pacchetto” scendo giù e trovo sula cassetta postale appoggiato il pacchetto era la raccomandata che aspettavo, esco fuori correndo perché dovevo firmare la ricevuta della avvenuta consegna ma il postino era svanito nel nulla forse perché ci aveva pensato lui a firmarla di suo pugno a mio nome per farla risultare consegnata il giorno prima.
Credo che il postino di zona firmando a nome del destinatario per velocizzare il suo lavoro commetta un grave reato.
Invito a chi di competenza a prendere seri provvedimenti in merito in modo che il cittadino abbia un servizio logico e trasparente come lo era prima.
Non consegnano più lettere e pacchi ma solo gli avvisi di giacenza. I porta lettere vanno licenziati insieme ai loro dirigenti che gli permettono di continuare nella loro malefatta.
E quei pochi che lavorano sono anche incompetenti
Io il curriculum l’ ho inviato ma preferiscono poco personale