BRINDISI- La Provincia cerca di tamponare l’emergenza Santa Teresa e spunta un accordo di altri due mesi di lavoro ma i Cobas non ci stanno.
Questa mattina nuovo vertice presso la Prefettura di Brindisi sulla vertenza Santa Teresa. Tra meno di una settimana scadrà il contratto di solidarietà e per i 122 dipendenti si aprirà la procedura di licenziamento.
Durante la riunione, alla presenza del prefetto Annunziato Vardè , dell’assessore regionale al lavoro, Sebastiano Leo , di quasi tutti i parlamentari della Provincia , del Consigliere regionale M5S Gianluca Bozzetti , del presidente della Provincia , Maurizio Bruno delle organizzazioni è stato firmato un verbale con il quale di proroga di altri due mesi i servizi della Santa Teresa.
L’accordo, che comunque dovrà essere sottoposto al vaglio del consiglio provinciale, non è stato sottoscritto dai Cobas.
“Abbiamo ritenuto di non dover accettare le condizioni dell’accordo perché prevedevano una riduzione di orario- ha dichiarato Bobo Aprile dei Cobas- non si può ipotecare il futuro dei lavoratori. Non siamo per nulla d’accordo sulla possibile riduzione delle ore a partire da settembre”.
Inoltre pare che la Provincia abbia aperto un contenzioso con la Regione per il pagamento dei servizi non fondamentali svolti durante lo scorso anno e per i quali l’ente avanza oltre 8milioni di euro. Questo, secondo i Cobas, rende ancora più difficile risanare il bilancio.
Intanto l’assessore regionale Sebastiano Leo riunirà nelle prossime ore tutti gli assessori che possono essere coinvolti in questa vertenza al fine di studiare eventuali interventi.
“Agosto dovrà essere un mese in cui la lotta dei lavoratori deve continuare per poter raggiungere qualche risultato positivo e di lunga durata- conclude il segretario dei Cobas-I nostri ragionamenti devono uscire dalla Provincia , perchè il bilancio dell’ente sarà in eterno rosso e non ci salverà per niente”.
BrindisiOggi
L’Italia è l’unico paese dove i lavoratori e relative famiglie sono i cuscinetti di contenziosi tra enti affidatari a imprese o società come in questo caso è organo erogatore di servizi in questo caso non si capisce chi o meglio chi dovrebbe.
La cosa che disgusta a che assistiamo a passerelle politiche davvero vergognose, gente cosiddetta onorevole, che mai si è fatta vedere e che oggi fa finta di battere i pugni sui tavoli per recuperare consensi.
La soluzione ottimale c’è l’hanno sotto gli occhi esposta solo da due persone che hanno davvero dato contributi con idee e sono i Cobas con Bobo Aprile che urla da una vita l’inizio di un tavolo di trattativa per un piano triennale industriale e l’altro Gianluca Bozzetti che da tempo propone utilizzo di fondi europei (che ci sono) per recupero di zone ad alto rischio ambientale formando qualificando unità lavorative e nello stesso tempo recuperare zone perse .
Uniche iniziative reali concrete che stranamente vengono inattese…chissà perché.