BRINDISI- Stipendi non pagati e turni di lavoro massacranti, i lavoratori della GSE di Brindisi scendono in strada e proclamano uno sciopero ad oltranza .
Sin dalle prime ore del mattino i dipendenti della GSE, in appalto presso lo stabilimento di Leonardo SpA di Grottaglie (ex Alenia), specializzati nel settore aeronautico, hanno incrociato le braccia.
Tra le rivendicazioni il mancato pagamento dello stipendio di giugno.
“Pur svolgendo turni massacranti ed orari straordinari spesso al di fuori delle norme, non stanno ricevendo il frutto del loro sacrificio- dicono- ed oggi si raggiunge il culmine quando durante l’incontro con la proprietà si apprende che lo stipendio di giugno, che doveva essere pagato entro il 10 di luglio, non arriverà perche la committente principale, cioè Alenia non ha intenzione di pagare le fatture emesse”.
Lo sciopero di oggi coinvolge tanto i dipendenti della sede di Brindisi quanto quelli della sede di Grottaglie, circa 350 dipendenti in tutto.
“L’azienda riversa la responsabilità su Alenia- dicono i dipendenti- GSE ci dice che se Alenia non paga a loro volta non ci possono corrispondere il dovuto. Di fondo , il paradosso, le commesse e le professionalità ci sono, ma mancano i fondi”.
I lavoratori sono così preoccupati per il loro futuro, da alcuni mesi a questa parte di parla di acquisizioni ma l’azienda non conferma e ne smentisce.
BrindisiOggi
Dispiace ! Ma di politici non esistono
Sembrerebbe proprio che Finmeccanica-Alenia-Agusta-Leonardo abbiano avviato la procedura, tanto strombazzata, per chiudere le officine del sud Italia? Grottaglie, da punto nevralgico della aviazione civile nel mondo, potrebbe essere trasformato in magazzino per meloni sarginischi.
E’ finito l’effetto Bosnia? La Boeing riporta tutti a Seattle?
I nostri politici comincino ad affilare le armi senza farsi sorprendere a giochi fatti.
Occhio, ragazzi, occhio: state in guardia, non abbassate la guardia, che questi eventi sono segnali d’allarme.Perchè? Perchè hanno fatto le meglio porcate sempre sulle spalle dei lavoratori.Che alla fine l’hanno presa in quel posto.Spero ardentemente di sbagliarmi, ma questo fantasioso sedicente “distretto aerospaziale”, passata l’abboffata della politica che distribuiva lavori e commesse ai soliti “amici degli amici”, ho l’impressione si stia squagliando come neve al sole.