Coinvolta nello sfruttamento delle braccianti, rintracciata ed arrestata una rumena 34enne

FRANCAVILLA FONTANA- Accusata di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, pluriaggravata in concorso” è stata rintracciata la donna rumena di 34 anni destinataria di un provvedimento restrittivo emesso lo scorso 12 aprile.

Violeta Dumitrescu era stata coinvolta in  una indagine dei carabinieri dei Francavilla Fontana sul caporalato.

Nell’inchiesta finirono madre e figlio di Villa Castelli, Chiara Vecchio, 45 anni, e Vito Caliandro 19 anni.

I due con l’aiuto della 34enne rumena avevano messo in piedi, secondo le risultanze investigative,  un giro di sfruttamento della manovalanza a scapito di giovani donne impiegate per ore nei campi in condizioni precarie. Le braccianti erano impiegate nella raccolta dell’uva in una azienda agricola di Noicattaro.

Tre mesi  di indagini fatte di pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, tutto questo a seguito di una segnalazione fatta da una delle braccianti.

Le donne coinvolte nel giro, circa una trentina, erano tutte donne che vivevano in uno stato di particolare indigenza.

In una intercettazione telefonica una di queste, mamma separata di tre bimbi piccoli,  raccontava all’amica: “Non mangio da tre giorni, non ho soldi”.

Situazioni al limite della sopravvivenza. Una di queste, hanno scoperto i carabinieri, viveva in un garage di pertinenza dell’abitazione di Chiara Vecchio.

Quando i militari diedero seguito all’ordinanza non rintracciarono la 34 enne rumena che si era resa irreperibile.

Ora la donna è stata ristretta i domiciliari.

BrindisiOggi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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