BRINDISI- Dopo il loro candidato sindaco, sulla nuova giunta, interviene anche il circolo cittadino del Pd che così come Marino offende la sindaca dicendo che dietro di lei ci sono i suoi burattinai. Poi entrano nel merito di ciascun assessore mettendo in dubbio le loro competenze visto i lavori e le loro professioni. Ad un certo punto si giustificano anche per paura di non passare per sessisti e classisti quando puntano il dito sull’assessore più giovane di tutti, Francesca Scatigna che nella vita ha un salone di bellezza. Il Pd dubita che un “estetista” così come si legge nel comunicato possa occuparsi di Tutele e Teatro, lo stesso dicono dell’assessore Greco, professoressa di Educazione fisica che per i democratici non sarebbe opportuna per la delega al Turismo. Ma ne hanno per tutti.
“Ci ritroviamo di fronte ad uno scenario, se possibile, ancora più disastroso di quello che ci eravamo immaginati- scrive il Pd di Brindisi- A 21 giorni dal ballottaggio, infatti, ci aspettavamo ed auguravamo, dopo le tante polemiche interne e la fiducia in parte ritirata da Impegno sociale, che alla fine la montagna non finisse per partorire un così gracile topolino. Com’é stato oggi con il varo della già precaria e instabile giunta Carluccio. Sono state tre settimane nelle quali evidenti e serie sono apparse le divisioni all’interno di una maggioranza che finché era tenuta in piedi dalla fregola di vincere era rimasta fittiziamente unita e solo appena sono apparsi sulla scena i veri burattinai che si celano dietro la sindaca Carluccio é apparso evidente che per alcuni, interni alla stessa coalizione, “non c’era trippa ‘pe gatti”. Infatti, da subito, il principale pilastro della coalizione, Palazzo e Impegno sociale, con 5 o forse 6 consiglieri eletti, hanno subdorato che i veri padrini dell’intera “operazione Carlucccio”, ovvero Ferrarese, Rollo e Errico, ( il sempre “padre nobile” di qualcosa) sarebbero stati in qualche modo i veri intestatari della ditta che sulla carta si intitolava la titolarità del Comune di Brindisi.”
Dopo tutta la premessa il Pd entra nel merito. “Ci chiediamo- dicono-dove sono le tanto decantate ‘professionalità’? Fatta salva qualche eccezione, è evidente che si tratta di un esecutivo palesemente ‘plasmato’ sulle esigenze del ‘duo’ Ferrarese – Rollo che da mesi opera dietro al sindaco di Brindisi. Con l’aggiunta del garante-ombra che, ne siamo certi, ben presto sarà mandato a quel paese perché troppo ‘ingombrante’ per i due personaggi di cui sopra.”
In realta la cronaca politica racconta che nella scacchiera dell’esecutivo il gruppo di Rollo-Ferrarese di assessori ne ha messi due entrambi candidati nella lista di Noi centro Campo e Scatigna. E’ rimasto fuori per il momento anche Francesco Zingarello, uomo di Ferrarese. Poi ci sono i fedelissimi voluti dalla sindaca Del Grosso e Carella, sui quali nomi Angela Carluccio non ha mai fatto un passo indietro. Il resto sono i rappresentati delle altre due forze politiche.
E il Pd continua: “Non ce ne voglia la Carluccio che sarà pure una brava persona… ma è evidente tutto il suo imbarazzo, consapevole com’è che in quella coalizione conta meno di un “Due di picche”. D’altra parte, come giustificare alcune delle deleghe assegnate? Siamo certi, tuttavia, che quanto meno il sindaco avrà assicurati trucco e parrucco, oltre ad una splendida forma fisica (non che ne abbia bisogno…), considerato che ha assegnato la delega alle “Tutele” ed al Teatro ad una estetista – parrucchiera, Francesca Scatigno, con tutto il rispetto per la categoria e quella al Turismo ad una insegnante di educazione fisica. E non si tratta né di classismo né di sessismo, ma semplicemente della consapevolezza delle condizioni di emergenza e di isolamento in cui versa Brindisi e della necessità che di alcune materie delicate se ne occupi gente che abbia le giuste competenze.”
Caduta di stile del Partito democratico? No per il Pd cittadino si tratta della consapevolezza della condizione di emergenza della città che non possono essere risolte da un estetista e una professoressa di Educazione fisica.
E poi ne hanno ancora per Scatigno facendo riferimento a suo padre “Il suo cognome ci ricorda qualcosa- scrive ancora il Pd-se è vero come è vero che è figlia di Luigi Scatigno (SCA s.r.l.), colui, cioè, che fu coinvolto nell’arresto bis del 2004 dell’ex sindaco Antonino (tanto vituperato dalla coalizione di Centro, ndr) perché – come si legge testualmente in un articolo del 24 marzo 2004 di Repubblica, peraltro proprio a firma di Consales! – “fu costretto a pagare una tangente di 35 milioni di lire per l’aggiudicazione dell’appalto per la pulizia dei pullman”.
Il Pd questa storia la conosce bene d’altronde tra i propri candidati aveva qualche altro figlio di cui padre quelle storie le può raccontare.
Ed ancora si legge “Passiamo adesso all’assessorato ai Lavori Pubblici, assegnata al dottore urologo Salvatore Brigante, espulso dal Partito Democratico proprio nei giorni scorsi. Non c’è che dire: una delega all’insegna del rinnovamento! E che dire della delicatissima delega all’Urbanistica assegnata ad un Vigile Sanitario (Giampiero Campo)? Bisognerebbe capire quali siano le sue competenze, ad esempio, sul Pug o sul Piano della Costa. Attendiamo risposte.”
La stessa delega delicatissima che per due anni e mezzo il Pd aveva assegnato a Lino Luperti, salvo poi qualche mese fa cambiare idea.
Ed infine: “Per quanto riguarda Cosimo Laguercia, cui è stata assegnata la delega alle Attività Produttive, su internet non v’è traccia di uno straccio di intervento o di proposta quando ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale (anni 2004-2009, gestione Mennitti). Come dire…non pervenuto. A questo punto, quasi quasi siamo rincuorati del fatto che la Carluccio abbia tenuto per sé alcune delle deleghe più importanti, perché non osiamo immaginare a chi altri ‘luminari’ avrebbero potuto assegnare assessorati fondamentali quali l’Ambiente ed i Servizi Sociali.”
La nota conclude: “Alla fine, per davvero questo gracile topolino partorito appare del tutto inadeguata sulla carta ad affrontare sul serio i problemi e i bisogni d’una città seriamente prostrata, non solo dalla crisi economica e dai traumi degli arresti, ma anche da un colpevole attendismo. Come chiamare altrimenti una attesa, quella per questa giunta, che ha pochi eguali in Italia, dove perfino Roma capitale, si è data una giunta in tempi almeno più dignitosi ? La giunta Carluccio appare la “solita giunta”, fatta di persone, senza offesa per alcuno, che sembrano essere arrivate lì prima ancora che per inappuntabili curricula personali e acclarate esperienze professionali, per ogni ambito assegnato, in virtù all’appartenenza alle ‘micro lobbies’ interne alla coalizione; come pure talora per dosaggi ambigui che sembrerebbero ammantati da presumibili e in potenza lodevoli pretese di “pari opportunità di genere”, non appaiono sulla carta comunque corrispondere alle carature e sopratutto all’alto livello di rappresentatività oggi richieste. Così non é stato e di fatto. Verrebbe da dire, come nel “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, che “tutto é cambiato perché tutto resti come prima”.Incrociamo le dita, dunque. Ma, soprattutto, che Dio ce la mandi buona!”
BrindisiOggi
Ma perché la vecchia giunta aveva persone qualificate? Se il risultato ottenuto è quelli vissuto beh tento con questi se non altro sono ingenui.Forza ragazzi fate vedere che questa città si può risollevare e non facciamo i soliti piangnuloni invidiosi
Stiamo calmi vediamo la realtà del loro movimento, altrimenti scendiamo in piazza !
Ho votato Carluccio. Mi sento offeso da queste nomine. Perderemo altri cinque anni. Questa città ha bisogno d’altro. Purtroppo il PD questa volta ha ragione.
da che pulpito viene la predica !!!!!!!ma questa nostra povera brindisi chi la ridotta così ? noi brindisini poveri beoni illusi o i politici ,bianchi rossi o verdi che hanno gestito e manipolato ,a proprio piacimento ,la cosa pubblica ininterrottamente dal 1988 ai giorni nostri ? erano tutti grandi geni ,con tanto di laurea e tanta prosopopea ,ci hanno ridotto (solo noi brindisini)a brandelli !!!! loro ?nooooo!!!!ora non fanno piu’ parte della classe operaia che giuravano di volere tutelare ,sono divenuti industriali,sono passati dall’altra parte ,la piu’ forte :il dio denaro !!!
ora abbiamo assistito ad un parto inaspettato :la classe operaia al potere ,in giunta !!! ma lasciateli lavorare !faranno bene perchè ,oltre all’intelligenza e la voglia di aiutare i loro simili possiedono una dote rara da decenni :O N E S T A’!!!!!!!