22 minuti di filmato per ricostruire l’attentato alla Morvillo-Falcone/Video

BRINDISI- La ricostruzione della sera del 18 maggio e della mattina del 19 maggio scorso dal racconto del colonnello Vincenzo Molinese dei Ros di Roma e dalle immagini delle telecamere di video sorveglianza che si trovavano nell’area della scuola Morvillo Falcone descritte da Vincenzo Nicolì, dirigente del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.

La sesta udienza del processo contro Giovanni Vantaggiato, l’uomo reo confesso dell’attentato alla scuola di Brindisi, si è concentrata sulla ricostruzione di quei due giorni, dalle 23, 08 all’1,38 di venerdì sera, quando è stato posizionato il cassonetto con l’ordigno, e dalle 7,03 alle 7,44 di sabato mattina giorno dell’esplosione. Un lavoro di interforze tra carabinieri e polizia che ha permesso di incollare tutti i passaggi della vicenda grazie alle immagini di ventuno  telecamere di video sorveglianza, dieci di queste fondamentali, alcune installate da esercizi privati altre del Pon Sicurezza.

Il primo a deporre è il colonnello Molinese. “Abbiamo identificato e acquisito tutte le immagini delle telecamere della zona- spiega il comandante dei Ros– abbiamo richiesto i tabulati del traffico telefonico del raggio di azione del Morvillo Falcone dall’1 al 19 maggio. Il numero di Vantaggiato era apparso nella cella della scuola già il 5 maggio, era un sabato”.

Tornado al venerdì. “Le telecamere inquadrano più volte una Fiat Punto bianca– continua il colonello Molinese- con il faro sinistro rotto, arriva in via Sant’Angelo alle 23,08, viene ripresa più volte nell’area della scuola, dalle telecamere del chioschetto e di alcuni negozi, compare per l’ultima volta all’1,38”.

Non vi però nessuna telecamere rivolta verso la scuola, quindi lo spostamento e il posizionamento del bidone nelle immagini non compare mai. La macchina ha  delle caratteristiche distintive: il faro sinistra rotto, gli specchietti esterni neri, e il tagliandino dell’assicurazione esposto in alto. Dai successivi accertamenti l’auto risulterà intestata alla moglie di Vantaggiato.

Il mattino dopo invece le telecamere riprendono alle 7,03 un’altra vettura, una Hyundai Sonica, che fa lo stesso tragitto della Punto. La descrizione viene fatta da Vincenzo Nicolì con alle spalle la proiezione delle immagini, 22 minuti di filmato. “Entra da via Sant’Angelo- spiega Vincenzo Nicolì- svolta in viale Aldo Moro poi gira a sinistra, successivamente si immette in via Oberdan. Alle 7,14 si vede l’uomo a piedi dietro il chioschetto va avanti e poi indietro. Nuovamente la Hyundai appare davanti alle telecamere, fa un altro giro. Alle 7,42 dalle telecamere del chioschetto si vede un uomo premere con la mano sinistra un telecomando, da lì vede benissimo la scuola, dopo circa 60 secondi l’esplosione, e va via. Il chiosco gli fa da scudo. La Hyundai ricompare alle 7,44 in direzione uscita verso il ponte, in quel momento un fotogramma permette di vedere la targa”. L’auto è di proprietà della figlia di Vantaggiato e non è coperta da assicurazione.

Nelle immagini compare sempre e solo un uomo, non c’è l’ombra di un complice, fermo restando che non esistono riprese della ubicazione del cassonetto, che Vantaggiato avrebbe rubato l’1 maggio a Porto Cesareo.

Il 6 giugno polizia e carabinieri fanno un sopralluogo nell’azienda di Vantaggiato a Copertino con la scusa di alcuni controlli dell’auto che risulta senza assicurazione. È in questo momento che si registra un ‘intercettazione telefonica, l’uomo chiama la moglie e le dice si andare via da casa con l’auto. La Fiat Punto risulterà la stessa delle immagini del venerdì, con il faro rotto.

Nicolì afferma che le immagini smentiscono le dichiarazione della testimone Francesca Pietrafitta, che afferma di aver visto un uomo diverso da Vantaggiato spostare il bidone con il carrello, “se qualcuno fosse passato dal tragitto fatto da Pietrafitta,(la sua auto è nelle telecamere)- continua Nicolì- sarebbe stato ripreso”.

Tutta la descrizione scorre sulle immagine che vengono mostrate durante l’udienza alla presenza dei genitori di Melissa Bassi, la ragazza rimasta uccisa, ma anche di Selene Greco e Azzurra Camarda due delle ragazze ferite. Ma quel video loro lo hanno già visto. Poco prima dell’esplosione nelle immagine appaiono anche ragazze, un gruppo di cinque persone che attraversa la strada, dal giardinetti a scuola.

In aula non c’era invece Cosimo Parato, altra vittima di Vantaggiato in un attentato del 2008, l’uomo era stato chiamato a testimoniare questa mattina, ma il suo legale Raffaele Missere ha riferito che non stava bene, forse si presenterà domani.

Anche oggi mancava l’imputato Giovanni Vantaggiato. Domani nuova udienza.

Lucia Portolano

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