BRINDISI- “Il percorso sarà duro ma tutti insieme ce la faremo, costruiremo una Brindisi diversa , nuova , una Brindisi in cui ciascuno deve trovare la sua opportunità di felicità”. Queste le prime parole di Angela Carluccio alla città, questo pomeriggio dopo la proclamazione a sindaco.
La cerimonia ha avuto luogo a Palazzo Nervegna in una affollatissima sala dell’università.
In tanti, cittadini comuni, sostenitori e rappresentanti della sua colazione hanno voluto assistere alla proclamazione.
In prima fila la famiglia, il marito Sergio e i suoi tre bambini che non l’hanno persa di vista neppure per un secondo riempiendola di baci.
Angela Carluccio, proclamata sindaco con 14798 voti su 14142 dell’avversario Nando Marino, avrà un lavoro intenso e difficile dinnanzi a se così come ha sottolineato il commissario prefettizio Cesare Castelli nel passaggio di consegne: “La mia parentesi commissariale finisce qua e sono contento di poterle dare i miei auguri da parte anche dei miei colleghi della gestione commissariale di tutto il Comune che con lei l’ha aiuterà nell’espletare un compito importante, difficile e soprattutto con molte criticità, Brindisi vuole essere amministrata e governata con tranquillità, bene per ritornare ad essere quel luogo importante che è stata e lo è ancora e lo deve essere ancora di più per il futuro.- ed ha concluso- Auguri ancora a lei e ai suoi figli perchè dovrà coniugare il lavoro professionale, il lavoro di sindaco e soprattutto il lavoro di mamma che forse è il più importante. Buona fortuna”.
Ora la neo sindaco dovrà nei prossimi giorni formare la squadra di governo e rimettere in moto la macchina amministrativa affrontando tutte le emergenze che non possono più essere rimandate, ma la prima cittadina è ottimista: “Dovremo affrontare una serie di situazioni difficili ma io sono pronta perché ho raccolto un grande entusiasmo e voglia di cooperare per portare avanti un progetto comune che deve regalare a tutti noi una città di cui essere orgogliosi una Brindisi diversa , nuova , una Brindisi in cui ciascuno deve trovare la sua opportunità di felicità. Da qui dobbiamo ripartire, dai valori semplici, dai valori di grande umanità che ci appartengono tendendo una mano a chi ha più bisogno”.
Lu.Pez.
“….per portare avanti un progetto comune che deve regalare a tutti noi una città di cui essere orgogliosi….”. Ma che vuol dire? “Regalare”? Che cosa regalare? Qui non ti regala niente nessuno, cara signora.”….in cui ciascuno deve trovare la sua opportunità di felicità…”. Il fatto poi di essere stata eletta ( eletta da un brindisino su cinque, come lo sarebbe stato il suo avversario, badi bene) non ritengo sia il lasciapassare per esternare le visioni di edulcorate, favolesche ed irreali situazioni che non trovano , e mai troveranno, concreta realizzazione in una sciaguratissima città affetta da disoccupazione e disperazione, con tasse locali altissime, sommersa dai rifiuti e dalla delinquenza, con i giovani che tagliano la corda per sopravvivere ed i vecchi ( non solo) costretti alla mensa della Caritas e/o a rubacchiare nei supermercati. Si tenga con i piedi per terra, o almeno, voli a quote basse. E se proprio vuole un giorno essere annoverata tra i fratelli Grimm ed Hans Christian Andersen , scriva in privato. Di sicuro avrà maggiore successo.