BRINDISI– Gli operai del fotovoltaico, la società Tecnova ne utilizzò più di 800 per la costruzione di 13 impianti tra Brindisi e Lecce. Di questi lavoratori extracomunitari 564 non hanno mai avuto una posizione regolare a livello contributivo, lo dicono i risultati delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Brindisi. I militari del nucleo Tributario negli ultimi mesi hanno eseguito numerosi controlli presso gli enti previdenziali scoprendo, in particolare, 329 lavoratori in nero e 235 lavoratori irregolari. Non solo, i contributi Inps evasi ammonterebbero ad oltre 500mila euro.
Si aggiunge un altro tassello all’inchiesta che ha portato il 20 aprile del 2011 all’arresto di 15 persone riconducibili all’attività della società spagnola accusate a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, riduzione e mantenimento in schiavitù, estorsione, favoreggiamento della condizione di clandestinità di cittadini extracomunitari, truffa aggravata ai danni dello stato. Le ordinanze furono emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.
A maggio dello stesso anno, però, il riesame di Lecce rigettò l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, disponendo la misura degli arresti domiciliari per gli indagati ristretti in carcere.
Lu.Pez.
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