Assessore denuncia giornalista, il sindaco lo scopre: si dimette Marchionna

MESAGNE – La Giunta Molfetta perde un altro assessore: dopo le dimissioni di Roberta De Netto, scelta come esterna per ricoprire le funzioni di assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e beni Monumentali, ora è il turno di Manuel Marchionna, assessore ai Servizi Sociali.

Le dimissioni sono state formalizzate nel pomeriggio di ieri (17 giugno), ma non sarebbero volontarie, anzi.

L’assessore Marchionna è stato convocato direttamente dal sindaco di Mesagne Pompeo Molfetta che gli ha chiesto formalmente di ritirarsi dall’incarico.

A scatenare questa decisione, ci sarebbe la denuncia che Marchionna, avvocato, ha presentato nei confronti di un giornalista locale, Tranquillino Cavallo. Azione legale di cui il primo cittadino avrebbe saputo solo dai giornali.

Un modo di fare che non è andato giù a Molfetta, sindaco schietto, che si dice “ferito sul piano umano” dal gesto di Marchionna, considerando “la fiducia e la stima che nutro per Manuel”.

“Fermo restando la piena libertà di difendere la propria onorabilità nelle sedi e nelle forme che ognuno ritiene – ha affermato il sindaco Molfetta – non si può non rilevare che nel caso in oggetto c’è un evidente riverbero politico-amministrativo che investe anche la responsabilità del Sindaco e quella della Amministrazione che presiedo. Non è ammissibile che il Sindaco sia stato tenuto all’oscuro della decisione che l’assessore andava maturando”. Il sindaco si riferisce al riverbero che questa azione legale ha avuto: non pochi lo avrebbero considerato come un “editto bulgaro in salsa mesagnese”. Un’immagine che l’amministrazione Molfetta vuole evitare di dare alla città.

Eppure, a molti sembra impossibile che un professionista competente e affermato, come Marchionna, non abbia pensato di avvisare prima dell’azione legale il sindaco, considerando che una denuncia potrebbe ledere l’immagine dell’intera amministrazione. Non manca, però, chi vede in questa decisione del sindaco, un modo per allontanare in modo radicale una questione, senza aver minimamente preso le parti del proprio assessore ai servizi sociali.

Questa decisione, così repentina, arriva dopo che, già da alcuni giorni prima delle dimissioni dell’assessore De Netto, si vociferava in città che presto la squadra di governo scelta nel giugno scorso da Pompeo Molfetta sarebbe cambiata.

In molti in città si aspettavano rinnovamento, ma immaginavano che avvenisse più nella macchina organizzativa del Comune e non nella squadra di governo, al primo anniversario di insediamento.

Le prospettive, ora che i posti vacanti in giunta sono due e non più soltanto uno, è che al posto dei dimissionari De Netto e Marchionna arrivino altri nomi vicini a Molfetta. In questo caso, non più tecnici, estranei alla politica, bensì nomi e volti che si sono presentati alle elezioni, guadagnando in alcuni casi un considerevole numero di preferenze. Eletti in consiglio, come Antonella Catanzaro, per esempio: già assessore ai Servizi sociali del Comune di Latiano, potrebbe ricoprire un ruolo che ha già vestito, ma questa volta nella squadra di Molfetta. Catanzaro aveva preso ben 201 preferenze, risultando seconda, all’interno della lista “La mia Città per Pompeo Sindaco” solo all’onorevole Toni Matarrelli. Considerato vicino a lui, anche l’altro nome, su cui circolano voci non smentite dall’amministrazione: Marco Calò, candidatosi nella lista “Pompeo Sindaco” che raccolse 90 preferenze.

L’assessore uscente, Manuel Marchionna, contattato telefonicamente, non ha voluto commentare. Anche da Palazzo dei Celestini, le bocche permangono cucite. Solo un annuncio: nella prossima settimana verranno nominati i due nuovi assessori.

BrindisiOggi

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