MESAGNE – Dovrà stare lontano dalla ex moglie e dai luoghi frequentati dalla donna Carmelo Calizia, 50enne 
mesagnese. A notificargli la misura non detentiva, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi Licci su richiesta del pm Montinaro, gli agenti della Polizia del Commissariato di Mesagne, guidato dal vice questore Rosalba Cotardo.
Secondo le indagini degli agenti, l’uomo, lo scorso 25 settembre, si era reso autore dell’incendio di due auto e del danneggiamento di una terza auto nonché di due abitazioni in via Dei Sasso a Mesagne. L’uomo non potrà nemmeno comunicare con la donna con qualsiasi mezzo, telefono e sistemi informatici inclusi.
Prima dell’incendio in via Sasso, l’uomo avrebbe più e più volte molestato la moglie, non accettando la separazione: pedinamenti, sms ingiuriosi e minacciosi che la costrinsero a sporgere una serie di querele contro di lui. Le indagini provarono la ripetitività e la serialità del comportamento di Calizia, che hanno ingenerato nella donna un fondato timore per la 
sua incolumità e quella dei suoi figli, presi di mira spesso anche loro. In particolare, l’uomo, allo scopo di indurre la ormai ex moglie a rimettere le querele, le inviava una serie di sms ove le prometteva che non l’avrebbe fatta più vivere. Stesso futuro presagiva ai due figli nati dalla loro relazione. Il 25 settembre ha avuto luogo l’incendio dell’auto dell’avvocato della donna, che semplicemente svolgeva il suo mandato: tanto era il livore e l’odio che l’uomo provava per l’avvocato, che quella notte appiccò il fuoco alla sua auto.
Sebbene fosse stato condotto prima in carcere e poi ai domiciliari, Calizia non avrebbe provato ad arrendersi: attraverso Facebook, si era fatto pressante sulla ex, con richieste di amicizia alternate a messaggi minatori, o a mezzo telefono, moglie e figli, generando negli stessi stati d’ansia e di stress.
BrindisiOggi
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