Università e Cittadella, Marino: “Fuga di cervelli preoccupante, Brindisi deve essere più incisiva”

BRINDISI – I dati sulla fuga dalle Università pugliesi preoccupano Nando Marino, candidato sindaco di Brindisi, che non esita a definire la migrazione di studenti e dottorandi come una “fuga di cervelli” che ogni anno porta via dalla Puglia oltre 6mila matricole e mille aspiranti professori.

“Una tendenza alla desertificazione. Occorre un piano capace di invertire il trend puntando sulla specializzazione dei territori – spiega Marino – A Brindisi l’Università deve recuperare il rapporto con le aziende insediate nel suo polmone produttivo, un aspetto tra tanti che la passata Amministrazione ha trascurato lasciando al suo destino. Ognuno deve fare la sua parte. La Regione per le risorse, l’Università per le scelte legate all’offerta: spiace sapere che l’Università del Salento abbia presentato a Lecce un corso in Management Engineering sulla scorta di un accordo con Avio Aero, azienda presente e operativa a Brindisi. Il Comune deve proporre, promuovere e quando è necessario difendere a denti stretti. Altre lacune del recente passato che vogliamo invertire spazzando inefficienze e ritardi. La scorsa Amministrazione ha finanziato i corsi senza avere un ruolo, senza concordare con imprese e Università un piano dell’offerta. Mai più come prima. A dispetto dei fantasmi che incombono sul voto del 19 giugno”.

Marino considera che la tematica universitaria sia stata trattata “come una partita contabile: occorre a mio avviso programmare in modo più strategico e aprire alle proposte dell’Università e delle imprese, all’opportunità di insediare i corsi nella Cittadella della Ricerca alla luce del livello scientifico e tecnologico del comprensorio. La Cittadella deve seguire una linea di sviluppo parallela che veda coinvolti il soggetto proprietario, i governi nazionale e regionale, l’Università e la comunità brindisina. Partiamo da questo. Il dibattito deve riguardare due piani: cosa vogliamo fare e come reperiamo i fondi. Il futuro dei nostri ragazzi è legato alla formazione. E il lavoro non nasce per caso”.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Non solo, caro “Brindisinità a chi?”. In città sono rimasti i cervelli abili e preparati nella corruzione, nella concussione, nel magheggio sottobanco, dell’intrallazzo politico, della tessitura di patti scellerati malavita-politica, dell’imbroglio, della demagogia, del malaffare generalizzato, dell’incompetenza assurta a governo cittadino. Gli ingranaggi di questa feccia girano alla grande. E come cazzarola girano bene!!!!! E ad ungere gli ingranaggi di questi cervelli ci pensa il popolo bue ed imbecille che li ha rieletti!!!!!!

  2. Non è vero che c’è una fuga di cervelli, la stragrande maggioranza di cervelli è rimasta in città, solo che si tratta di quelli che hanno gli ingranaggi che non sono mai entrati in funzione!!

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