Furto di energia elettrica per 10mila euro, madre e figlio in manette

OSTUNI- Furto di energia elettrica per 10mila euro, arrestati  madre e figlio.

Gli uomini del commissariato di Ostuni, diretti dal vice questore aggiunto Gianni Albano, durante  un controllo a carico di un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari hanno scoperto un furto di energia ai danni della rete di distribuzione Enel.

Foto_calò_m_Si tratta di Marco Calò, 33 anni, e la madre Francesca Romano, 62 anni, entrambi di Ostuni.

I due avevano allacciato abusivamente il contatore alla rete di distribuzione elettrica  tramite bypass che, di fatto, permetteva di beneficiare dell’energia senza che la stessa potesse essere regolarmente registrata.

Durante le operazioni di controllo sono stati  riscontrati dei segni di effrazione all’armadietto in plastica di colore grigio, di proprietà dell’ente fornitore energia elettrica E.N.E.L, ubicato in una nicchia ricavata sul muro esterno della struttura abitativa.

L’allaccio abusivo alla rete Enel permetteva a madre e figlio di beneficiare di consumi di gran lunga superiori rispetto agli ordinari 3 kw per uso domestico tanto che l’illecita acquisizione di corrente da parte degli arrestati, è stata stimata in più di 10mila euro, a dispetto delle bollette di pagamento dall’importo irrisorio, corrispondente ai  cosiddetti costi fissi, che i 2 arrestati ricevevano dall’Ente erogatore.

Inoltre la violenza realizzata sui cavi Enel e finalizzata alla realizzazione dell’allaccio diretto abusivo, aveva determinato la totale inutilizzabilità del contatore, reso completamente inservibile e sottoposto a sequestro penale.

Condotti in  commissariato Marco Calò, pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di droga,  e Francesca Romano , dopo le formalità di rito,  sono stati dichiarati in arresto in flagranza di reato di furto pluriaggravato di energia elettrica, perpetrato in concorso tra di loro, e accompagnati presso la propria abitazione a disposizione della competente autorità giudiziaria.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*