BRINDISI- Finito il primo turno si pensa al ballottaggio. Scontro tra Nando Marino candidato del centrosinistra e Angela Carluccio candidata del centro moderato. Che fanno i candidati sindaci sconfitti e i partiti politici avversari? Per Stefano Alparone del Movimento 5Stelle e Riccardo Rossi della coalizione di sinistra di apparentamenti non se ne parla proprio. I 5Stelle non hanno fatto alleanze in campagna elettorale, anche a rischio perdere, figuriamoci al ballottaggio. E Alparone è stato alquanto chiaro: “E’ la regola dei 5Stelle”, ha affermato subito dopo il risultato elettorale. Niente apparentamento neanche per Riccardo Rossi, il quale già due mesi aveva detto: “No con il Pd”. Per Brindisi Bene Comune, che ha fatto della battaglia ambientale un suo principio cardine, votare Nando Marino, che il movimento vede vicino a Enel, visto che la società energetica è primo sponsor della società di basket, proprio non se ne parla. Distanti anche dalla candidata Angela Carluccio che ha in coalizione molti dei consiglieri comunali ai quali Rossi ha fatto opposizione in tutti questi anni.
Lascia aperta la porta invece ad un’ipotesi di apparentamento il coordinatore regionale di Forza Italia Luigi Vitali, che non si sbilancia ma ha una sua idea ben precisa. Gli azzurri, che dopo la debacle in queste elezioni non riescono neanche ad entrare nel consiglio comunale, hanno convocato l’esecutivo giovedì prossimo alle 20. All’ordine del giorno: decidere su un apparentamento o lasciare liberi i propri elettorali. Forza Italia ha ottenuto il 4 per cento, in dieci anni ha perso quasi il 30 per cento.
“Come prima cosa- afferma Vitali- gli apparentamenti si chiedono e non si offrono.” Insomma una maniera per dire ai candidati chiedetecelo. Ma soprattutto pare si rivolga a Marino, visto che Vitali spiega: “La coalizione di Marino ci è indigesta per il Pd, che è da sempre nostro antagonista. Ma la coalizione della Carluccio ancora peggio, perché ci sono gli esecutori materiali del dissesto di Brindisi e poi la coppia Fitto- Ferrarese, più Fitto però, che hanno fatto danni al centrodestra. Giovedì decideremo se lasciare liberi i nostri lettori o scegliere il meno peggio. Per me il meno peggio è Marino.”
Insomma per Vitali meglio Emiliano che Fitto, e meglio un’alleanza con il partito democratico che con i Cor e i centristi, nonostante gli ideali politici siano più affini. A questo si aggiunge che Marino per qualche giorno all’inizio dei giochi per le elezioni amministrative era stato dato come candidato del centrodestra. Marino ha sempre smentito affermando di essere andato solo a colazione con qualcuno di loro. I dirigenti di quello schieramento invece non hanno mai negato che era stata la loro prima scelta.
La parola ora spetta all’esecutivo di Forza Italia, ed anche a Marino se intende invitare gli azzurri all’apparentamento. Ma di questo il Pd dovrà assumersi poi la responsabilità.
Lucia Portolano
A prima vista sembrerebbe di stare su “Scherzi a parte”: un partito, o forse l’ombra di un partito, completamente asfaltato , che dice “chi mi vuole mi chieda”.Ma qui siamo nei giochi della politica. E siamo a Brindisi. Per cui non mi meraviglierei se alla fine chiedessero aiuto ai “morituri”. E tali ultimi, alla gladiatoria maniera, risponderebbero ” Ave Marinus, morituri te salutant ” .Poi si dovrebbe ” scatenare l’inferno”. Non credo. Al massimo un pò di flatulenza.Speriamo inodore……
Aspettiamo Emiliano. Starà studiando una mossa strategica per salvare la faccia dopo aver espresso un sindaco inquisito (Consales) e un altro (Marino) espressione di meno di un terzo dell’elettorato. Intanto godiamoci la partenza della regata, visto che anche quest’anno partirà da Brindisi.
E be si dopo emiliano Curto ci mancava vitali per far si che brindisi passi agli stranieri