BRINDISI – Non si è fatta attendere la risposta del Partito Democratico di Brindisi alle affermazioni rilasciate dal candidato sindaco Angela Carluccio sul futuro della Cittadella della Ricerca e sulle presunte mancate attenzioni per la provincia brindisina da parte del Governatore della Puglia Emiliano.
“Il candidato Carluccio continua ad argomentare sulle scelte della Regione falsando i fatti in propaganda con buona dose di fantasia – riportano dalla sede del Pd brindisino – È comprensibile il nervosismo per l’appuntamento elettorale, come anche la sua paura di perdere al primo turno: lo stesso nervosismo che la porta a fare confusione tra le proposte di Nando Marino, oggetto della campagna elettorale, e le politiche della Regione”. Per il Pd, le due cose viaggiano su due piani distinti.
“Il candidato continua a usare pretestuosamente questo fantomatico disinteresse della Regione nei confronti di Brindisi (la realtà dimostra tutt’altro): e in effetti l’avvocato Carluccio sa bene (ma fa finta strumentalmente di non sapere) che il progetto di sviluppo della Cittadella della Ricerca proposto dal Comune di Brindisi non è stato candidato a causa della riduzione delle risorse finanziarie destinate al Patto per la Puglia e, nello specifico, della fattibilità non avanzata dello stesso. In ogni caso, così come ha riportato la stampa, la Regione Puglia non ha escluso la strada dei cosiddetti “progetti sponda”, opere subito finanziate col Patto ma poi messe in conto ai fondi Ue: ciò può liberare risorse e fare in modo che sia riutilizzata parte della dotazione del Patto – dichiarano – Nel 2012 il Consiglio provinciale, allora presieduto da Massimo Ferrarese, deliberò lo scioglimento e la messa in liquidazione della società consortile Cittadella della Ricerca, di cui la stessa Provincia era socio di maggioranza, che gestiva il complesso scientifico-tecnologico. La commissione di indagine, nominata per far luce sui conti della società, verificò poi che Cittadella poteva essere salvata, se solo si fosse posto in essere un piano di risanamento finanziario e di recupero crediti. L’anno successivo il Tribunale di Brindisi ne dichiarò il fallimento”.
Il Pd confida nell’appuntamento elettorale e nel suo esito sul da farsi. “Starà al futuro sindaco avviare un dialogo con la Regione per ridiscutere la strategia di rilancio della Cittadella. Per il momento il candidato stia tranquilla e pensi a lavorare al suo percorso elettorale senza improvvise uscite, oltre che a dare risposte sulle quali Consales e i candidati al Consiglio della sua area potrebbero aiutarla – dichiarano dal Pd, aggiungendo – Pensiamo, ad esempio, a cosa ha fatto la precedente Amministrazione per partecipare al bando sulle periferie, dal momento che dello stesso si parla da più di un anno. Quali le idee? Quali i quartieri interessati? Quale il coinvolgimento dei cittadini? Si sono tenuti laboratori di coprogettazione? O si tratta dei soliti progetti ad uso e consumo di pochi eletti? Il candidato risponda su temi altrettanto legati al futuro della città. In ogni caso siamo convinti che ai brindisini interessino, piuttosto che attacchi che esasperano le divisioni, proposte concrete dirette alla vivibilità, alla soluzione dei problemi e a un’idea di sviluppo per la città capace di generare benefici per tutti”.
BrindisiOggi
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