Chiusura corso Garibaldi: “Solo alcuni candidati ci hanno risposto”

BRINDISI – I candidati sindaci di Brindisi? Alcuni molto attenti, altri disinteressati alle idee e alle proposte avanzate da “I mille di Corso Garibaldi”.

“In questo percorso di confronto costruttivo, siamo stati felici di constatare l’interesse e la preparazione dei candidati sindaco Stefano Alparone, Simona Pino d’Astore e Riccardo Rossi che hanno risposto al nostro appello del 9 maggio scorso. Analogamente abbiamo dovuto prendere atto del disinteresse da parte dei candidati Carluccio, Marino e Massari – spiegano dal comitato – È comune tra Alparone, Pino d’Astore e Rossi, l’esigenza di cambiare questa città avvicinandola agli standard europei con zone esclusivamente dedicate al passeggio pedonale, la valorizzazione del centro storico e il recupero della vera funziona dei corsi, che ad oggi risultano inquinati, abbandonati e ricchi di basole spaccate, sollevate e macchiate da oli e sostanze rilasciate dai veicoli in transito o addirittura in sosta. In aggiunta a queste intenzioni comuni”.

Nel dettaglio, il candidato Alparone avrebbe dichiarato di voler istituire un’isola pedonale da corso Umberto (angolo via Masaniello) a corso Garibaldi (angolo Vicolo Amena – Bar Ausonia); la candidata Pino D’Astore avrebbe pubblicato sul gruppo Facebook de “I mille di corso Garibaldi” il suo programma per il rilancio del commercio auspicando una maggiore collaborazione dei commercianti e per rendere reale l’auspicio di un’amministrazione partecipata. Dal suo canto, il candidato Rossi avrebbe trasmesso il progetto per la mobilità sostenibile redatto da Brindisi Bene Comune e Sinistra per Brindisi, nel quale viene sottolineata la necessità di “pianificare e non improvvisare” l’intervento sulla mobilità urbana ed extraurbana dotando Brindisi “di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Sustainable Urban Mobility Plan) da redigere secondo le linee guida europee.

“Come gruppo interessato da anni a delineare la migliore traiettoria disviluppo possibile per Brindisi, riteniamo che sia giunta effettivamente l’ora di cambiare questa città, consapevoli che il governo e l’amministrazione di una comunità dev’essere un processo illuminato e libero da interessi personali e quindi lontano anni luce dall’assecondamento del “voto di pancia” o “d’interesse” che a volte viene ricercato per ottenere pacchetti di voti – sostengono – In virtù di ciò, l’espressione di una cittadinanza intellettualmente libera assume un grande valore e su queste premesse riteniamo utile lo stimolo che abbiamo fornito e l’interesse dimostrato da parte di alcuni candidati. Pur comprendendo i numerosi impegni pre-elettorali da parte dei candidati Massari, Marino e Carluccio, esprimiamo il nostro dispiacere per non aver stimolato in loro l’interesse su un aspetto nevralgico dove Brindisi meriterebbe di giocare la sua partita con città come Bari e Lecce. È necessario esprimere finalmente idee coraggiose, razionali e in discontinuità con quelle intraprese dalla scorsa amministrazione e da cui, invece, notiamo il gli echi di un modus operandi che vede negli spot e non nei fatti un pericoloso review”.

1 Commento

  1. Non è normale che a tre giorni dalle elezioni amministrative si parli ancora di pedonalizzazione dei corsi e in particolare di Corso Garibaldi.

    Se vogliamo che Brindisi non regredisca e si allinei all’Europa più avanzata e al comune sentire, non alle richieste antistoriche di qualche commerciante, è necessario decidere subito di eliminare sia il parcheggio che il transito delle macchine dai tre corsi principali, senza tentennamenti e ripensamenti.

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