Emergenza abitativa, Antonucci: “Non basta costruire nuove case, bisogna vigilare sulle assegnazioni passate”

BRINDISI- “L’emergenza abitativa non si risolve solo costruendo nuove case ma anche evitando che quelle assegnate vengano tramandate per generazioni anche quando non c’è la necessità di farlo. Dobbiamo impegnarci in questa direttiva.” Questa è la sollecitazione di Livia Antonucci, candidata consigliera comunale nell’Udc a  sostegno di Nando Marino sindaco per intervenire sull’emergenza case a Brindisi.

“Ci sono situazioni di emergenza chiare che vanno affrontate subito; non possiamo permettere che intere famiglie vivano in un’ex scuola in pessime condizioni igienico-sanitarie o che una giovane madre abbia la necessità di occupare abusivamente un’abitazione per dare un tetto ai suoi bambini. Bisogna partire innanzitutto dal bisogno di mettere ordine per poi ripartire organizzando al meglio le assegnazioni.

In assenza di fondi per realizzare case comunali, la prima soluzione possibile è quella di rivedere le assegnazioni fatte decine di anni fa: in alcuni casi assistiamo ad appartamenti assegnati e ormai disabitati ma mai ritornati nella disponibilità del Comune”.

 

“Da qui vorrei ripartire – prosegue la candidata – per dare dignità alle famiglie che hanno la reale necessità di utilizzare le case dell’ente locale. Il mio impegno si sposa perfettamente con quello del candidato sindaco Nando Marino che, nel suo programma elettorale, ha inserito un punto di social housing che mira proprio a risolvere queste emergenze”.

 

“Le case comunali non sono un’eredità personale – conclude Livia Antonucci – e come tali non vanno tramandate. Servono invece a risolvere un momento di temporanea necessità e, qualora questo bisogno venga meno, devono essere rimesse al servizio di altre famiglie. Solo in questo modo sarà possibile contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive ma anche l’inciviltà di avere nuclei familiari in abitazioni precarie e fatiscenti”.

 

1 Commento

  1. Sono perfettamente d’accordo con Livia Antonucci.Bisogna vigilare sulle assegnazioni passate delle case popolari.

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