MESAGNE – E’ nato ormai da qualche settimana il Comitato cittadino “Sos San Camillo” a Mesagne, per la salvaguardia del De Lellis.
“Il piano di riordino ospedaliero, deliberato dalla regione Puglia a fine febbraio, è stato ritenuto inadeguato dal governo – commenta il Comitato – per una serie di ragioni, tra cui la rete dell’emergenza/urgenza (i punti di soccorso e di relativa assistenza) non ben definita, ospedali di base (pronto soccorso, chirurgia non complessa, ortopedia e medicina) insufficienti”.
La provincia che subisce maggiori tagli è quella di Brindisi che perde il 50% degli ospedali passando da 6 a 3, secondo uno schema preciso. “Il Perrino di Brindisi viene considerato come ospedale di secondo livello, il Camberlingo di Francavilla Fontana ospedale di primo livello, quello di Ostuni ospedale di base, mentre i nosocomi di Mesagne, San Pietro Vernotico e Fasano verranno definitivamente riqualificati in PTA, ossia in presidi territoriali di assistenza – spiegano dal Comitato – Per il “San Camillo” è prevista l’attivazione di un ospedale di comunità, una Residenza Sanitaria Assistita e un Hospice. Tuttavia con questo nuovo assetto l’offerta sanitaria, in termini di erogazioni di servizi, non migliora anzi subisce ulteriori ed insostenibili riduzioni! Basti pensare – sottolineano in una nota – che la media dei posti letto in provincia si riduce a circa 2,5 posti per ogni mille abitanti, al di sotto della media nazionale (3,7) e regionale (3,4). Inoltre registriamo un’incomprensibile disparità di trattamento, atteso che le province di Bari e Foggia vengono appena lambite dai tagli, detenendo una media di posti letto superiore addirittura a quella nazionale”.
Il comitato SOS San Camillo, davanti a questa allarmante situazione non accetta un riordino ospedaliero incapace, a suo dire, di assicurare i livelli minimi di assistenza. Non solo. “Ci opponiamo a chiusure irrazionali che rischiano di intasare ulteriormente l’unico presidio ospedaliero di secondo livello della Provincia, così come non accettiamo il silenzio assordante delle Istituzioni e della politica locale che dura oramai da tempo. Diciamo no ad un costante depauperamento delle prestazioni sanitarie nella nostra provincia deciso da tutte le precedenti amministrazioni regionali degli ultimi 20 anni”.
Per il comitato, i tempi sono giusti perché i cittadini diventino protagonisti e che su un diritto prezioso e costituzionalmente garantito, come quello della salute, si riapproprino della loro sovranità.
“In questa prima fase stiamo ascoltando i cittadini. Negli incontri settimanali, organizzati nei vari quartieri della città, si raccolgono testimonianze, osservazioni e soprattutto proposte. Tuttavia su un punto si è tutti d’accordo: la mission per la sanità brindisina dovrà essere quella di impiegare al meglio le strutture già esistenti sul territorio cercando di non disperdere o non sottoutilizzare le risorse infrastrutturali disponibili al fine di poter dare le migliori risposte alla domanda di salute che provengano dalla comunità provinciale”. Nella seconda fase sarà attivato un tavolo tecnico scientifico fra quanti (cittadini, associazioni, istituzioni, ecc.) vorranno dare il loro contributo per formulare una dettagliata proposta da porre all’attenzione delle istituzioni locali, regionali e nazionali. Per contattare il comitato, per richiesta di adesioni, formulare domande e/o proposte si può scrivere a: sossncamillo@gmail.com .
BrindisiOggi
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