Università, rifiuti e porto, Rossi: “Emiliano dia risposte chiare”

BRINDISI – Il candidato sindaco per Brindisi Bene Comune, Riccardo Rossi, interroga il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano su tre tematiche spinose: università, rifiuti e porto.

“Queste sono da tempo tre grandi problemi che possono trovare soluzioni solo attraverso il rapido intervento della Regione Puglia. Emiliano non può più sottrarsi dal dare risposte alla Città di Brindisi che, perdendo l’Università e la gestione del Porto, perderebbe due importanti volani per un modello di sviluppo nuovo sempre inseguito e mai raggiunto”.

Lo stesso dicasi per la questione rifiuti. “Emiliano, in quanto Presidente della Regione, nonché commissario dell’OGA e dell’Ambito, deve scongiurare un’emergenza rifiuti individuando una nuova azienda per la raccolta dei rifiuti e stanziando i fondi per la messa in sicurezza e bonifica della discarica di Autigno e per la realizzazione dei nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti – sottolinea Rossi – Siamo dinanzi ad un bivio: occorrono risposte ed atti concreti che portino alla soluzione di questi problemi fondamentali per il futuro di Brindisi”.

La richiesta di Rossi è che entro il 19 maggio la Regione, così come richiesto dall’Università del Salento, provveda ad uno stanziamento straordinario di 400mila euro per consentire anche per il prossimo anno l’attivazione del corso di Laurea in Ingegneria Industriale.

“Chiediamo ad Emiliano di intervenire per scongiurare la forte penalizzazione che il nostro porto riceve con la riforma in materia di portualità con la quale si è passati, grazie alle spinte localistiche di Bari, dall’Autorità unica pugliese all’individuazione di due Autorità di Taranto e Bari con il porto di Brindisi accorpato con quello di Bari – dichiara Rossi – Possiamo ancora evitare che il Porto di Brindisi venga accorpato con quello di Bari ricorrendo, così come disposto dalla Conferenza Stato Regioni, alla richiesta di moratoria di 36 mesi che la Regione può avanzare al Ministero dei Trasporti.  In tal modo il Porto di Brindisi resterebbe autonomo per i prossimi tre anni, consentendo alla nostra comunità di trovare le migliori soluzioni possibili. Chiediamo quindi che Emiliano si muova in tal senso chiedendo subito al Ministero la moratoria di 36 salvaguardando gli interessi di Brindisi”.

BrindisiOggi

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