Morì travolto dall’acqua in una conduttura, chiuse le indagini, sei indagati

FRANCAVILLA FONTANA-  Morì travolto dall’acqua e dal fango mentre lavorava su una conduttura idrica a Francavilla Fontana, chiuse le indagini sull’incidente di Angelo Reschi, operaio 38enne di Aradeo.

Sono sei in tutto gli indagati per il pm Manuela Pellerino, titolare dell’indagine partita il 28 agosto del 2013 .

Si tratta di Antonio Fiocca e la stessa azienda Fiocca Vincenzo srl, sempre nella persona di Antonio Fiocca legale rappresentante della ditta  a cui l’Acquedotto Pugliese aveva commissionato i lavori, Lorenzo Russo, responsabile della sicurezza, Gaetano Barbone, committente dei lavori in qualità di rappresentante legale dell’Acquedotto Pugliese, Francesco Monfredi, direttore dei lavori, Oronzo Antonio Pizzutolo, coordinatore in materia di sicurezza e salute.

Reschi, quella mattina del 28 agosto 2013, si trovava a lavorare in uno scavo precedentemente effettuato, quando una conduttura a pochi passi da lui ha ceduto, non lasciandogli scampo. L’acqua, in pochissimo tempo, l’ha sommerso, impedendo qualsiasi tentativo di salvataggio ai colleghi e ai vigili del fuoco, intervenuti in maniera rapidissima. L’hanno visto morire sotto i loro occhi sgomenti. Reschi, secondo l’autopsia, sarebbe deceduto per asfissia da annegamento.

L’accusa per gli imputati è di omicidio colposo e inosservanza delle norme di sicurezza.

In particolare Reschi era stato fatto scendere all’interno dello scavo senza una cintura di sicurezza, e senza essere vigilato durante il lavoro. Inoltre le indagini hanno appurato che la dimensione dello scavo non era sufficiente per operare un soccorso ed in questo un recupero tempestivo dell’operaio che invece ha perso la vita.

Secondo l’accusa “sono responsabili di non aver adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire una morte  sul posto di lavoro, reato commesso a vantaggio della società e del suo legale rappresentante”.

Lu.Pez.

1 Commento

  1. No si può morire così, ti alzi per andare a lavorare è no torni più a casa perché qualcuno non a fatto quello che doveva fare usare le giuste precauzioni dì sicurezza, in tanto questo ragazzo a perso la vita. In meridione siamo troppo faciloni.

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