BRINDISI- Cooperative di lavoro per gli ex detenuti, questa una delle proposte del programma politico della candidata sindaco Simona Pino D’astore per chi ha scontato la propria pena e vuole reinserirsi nella società.
La candidata propone la costituzione di cooperative di lavoro tra ex-detenuti per dare loro una speranza di un futuro dignitoso e favorire l’integrazione ed una completa riabilitazione sociale.. ”Il Ministero del Lavoro ed il Ministero della Giustizia hanno firmato un protocollo d’intesa- spiega D’Astore- rivolto a favorire l’attività lavorativa attraverso: appunto la promozione di progetti di cooperative sociali formate anche da detenuti, ex detenuti, internati ed ex internati con l’applicazione di agevolazioni contributive e il sostegno all’attività di orientamento, formazione professionale e inserimento lavorativo della popolazione delle carceri.”
La candidata sottolinea come la riabilitazione di queste persone passa anche attraverso il diritto di vivere in un’abitazione dignitosa per il loro nucleo familiare ed a questo proposito l’amministrazione comunale dovrà dare conto delle graduatorie di assegnazione delle case popolari, che dovranno essere rigorosamente rimodulate dopo attenta e scrupolosa valutazione dei requisiti reddituali.
“Ex amministratori e dirigenti dell’ufficio casa e patrimonio, dovranno ad esempio spiegare perché- aggiunge la candidata del fronte civico- secondo i ben informati, risultano case popolari ancora assegnate a persone decedute e quindi non più aventi diritto e perché di tali situazioni non è stato informato il relativo ente di competenza IACP. Potrebbe sorgere altrimenti il dubbio legittimo che queste casa non vengano occupate secondo i criteri stabiliti dalla legge.Queste ed altre anomalie di assegnazione dovranno essere risolte una volta per tutte, nell’ottica di una vera e trasparente giustizia sociale.”
BrindisiOggi
Sono d’accordo sul pensiero, tuttavia le persone che devono scontare la pena, personalmente penso che bisognerebbe farli lavorare per la comunità DURANTE il periodo di detenzione, facendogli potare l’erba, pulire le spiagge libere, le strade ( avremmo meno bisogno delle varie ditte inadempienti che si occupano dei rifiuti), ripristinare il manto stradale, pitturare gli edifici comunali etc etc.
CARA CANDIDATA
La situazione delle persone giovani e meno giovani è veramente disperata oltre la peggiore nostra immaginazione, quindi un candidato sindaco che si inerpica su tali proclami si presenta da solo. Utopie.
Il buonismo è un’arma spuntata. In carcere non ci si va perchè disoccupati: Ci si va perchè occupati in attività illegali. E la candidata perchè non dice anche cosa dovrebbero fare queste cooperative? Sostituirsi a piccole imprese che già lavorano dando origine ad una guerra tra “poveri”? Alla rieducazione del condannato deve pensarci il Ministero di Giustizia. E il carcere è uno degli strumenti. Se non va bene, se è fatto male, ci devono pensare il Ministero e il Paramento modificando la legislazione attuale.
Ma le persone oneste cosa devono fare per avere un lavoro…ma perché in questa città così bella non si è mai pensato di far lavorate i Brindisini invece di anbandonarli nella disperazione .
Io che sono disoccupato e senza precedenti e neanche una denuncia me lo sogno un lavoro.
Per quale ignobile motivo non si pensa ai tanti disoccupati onesti che hanno sempre rigato dritto evitando la fuga al nord che a Brindisi e’da sempre una nwcessita’obbligata? E’mai possibile che si voglia aiutare chi ha sempre fatto il furbetto e non ha mai lavorato e chi invece ha l’unica colpa di non avere un posto di lavoro per colpa della crisi dopo aver pagato le tasse anche sull’assegno di disoccupazione?
Complimenti alla candidata, se questo e’il suo programma vedremo se avra’ il mio voto.