BRINDISI- Accade che dopo anni due mamme per puro caso si accorgono di avere il libretto dei vaccini una del figlio dell’altro. Lo scambio è avvenuto all’ufficio vaccini dell’Asl di Brindisi, i due bambini hanno lo stesso nome e cognome, nati nello stesso anno ma non nello stesso mese. Ad accorgersi è stata una delle mamme che qualche mese fa ha portato suo figlio, che ora ha 11 anni, a fare il vaccino del Papillomavirus. Dopo la vaccinazione al momento della registrazione si sono accorti che la donna aveva un altro libretto perché la data di nascita non coincideva e così non si è potuto provvedere a registrare l’avvenuto vaccino. Dove fosse finito il libretto nessuno lo sapeva, e neanche da quanto tempo avessero dato la documentazione sbagliata alla mamma.
Solo per puro caso le due donne si conoscono e siccome i figli hanno lo stesso nome hanno controllato il libretto per scoprire se ad una le è stato dato quello dell’altra. Ora non si sa da quanto tempo, né tanto meno se la registrazione dei vaccini fosse esatta. Sono passati ormai 11 anni dal primo vaccino. Dall’Asl nessuno ha mai contattato la famiglia per segnalare l’errore.
Lu.Po.
Mamme distratte, senza conseguenze visto che le vaccinazioni sono identiche.
Invece del libretto, non sarebbe meglio una tessera con microchip? Tipo quelle dei punti al supermercato, che costa pochi centesimi. Poi all’ufficio vaccino metti un volgarissimo PC ed un lettore di card microcippate. Tutto qui. Forse alta tecnologia? Forse cose a livello dell’ acceleratore del bosone di Higgs a Ginevra? Forse dobbiamo interpellare la NASA o il Massachusetts Institute of Technology? No, basta andare solo in uno store di elettronica. Ah, dimenticavo: serve anche cultura (poca, livello terza media) , professionalità ( medio-bassa) e buonsenso ( dose normale).