INTERVENTO – “Un Primo Maggio da ricordare. Ho deciso di viverlo al fianco delle braccianti e dei familiari delle vittime del caporalato nella manifestazione in programma a Mesagne. L’incontro è avvenuto nella Masseria Canali, confiscata alla Sacra Corona Unita e ora affidata alla cooperativa «Terre di Puglia – Libera Terra», alla presenza della Presidente della Camera, Laura Boldrini.
La nostra Costituzione mette il lavoro al primo posto perché il lavoro è la condizione per essere una persona libera, che ha relazioni con gli altri e che ha la suo quota di trasformazione del mondo. Per questo il lavoro è fondamentale. Il Primo Maggio rappresenta per me l’invito a non mollare e anche un dovere, per chiunque ricopra ruoli istituzionali, ad adoperarsi per creare condizioni di piena occupazione. Brindisi è in piena emergenza, con un tasso di disoccupazione del 35,25%: significa che quasi quattro persone su dieci non hanno un’occupazione ed è un dato che mi provoca due reazioni: da una parte un senso di amarezza per tante famiglie che non ce la fanno, dall’altra la determinazione a riportare la città su livelli sostenibili di dignità. Il lavoro è tutto, non è solo una leva economica, e lo dico da imprenditore. Il lavoro è al centro di tutto perché ti realizza come persona, perché permette di avere aspettative per il futuro, di crescere e di alimentare la fiducia e la progettualità. Insomma, di creare una spirale virtuosa che fa domino positivo su ogni aspetto della vita privata e sociale. Un Comune, si sa, non può promettere direttamente posti di lavoro, ma, questo sì, può attivarsi affinché tutti i settori crescano e abbiano bisogno di più lavoro. Questo possiamo farlo, anzi lo faremo per il bene di Brindisi. Facilitare, sostenere, investire nelle competenze. Il Primo Maggio è dunque un momento di riflessione sul lavoro e per il lavoro. Perché Brindisi, le sue famiglie possano investire sul futuro dei figli, che rappresentano una ricchezza inesauribile e ai quali vogliamo consegnare una città migliore, con più dignità. Una riflessione necessaria non solo oggi, perché il tema del lavoro deve essere rimesso al centro e deve rimanerci, al di là del periodo di crisi che interessa molte famiglie. Soprattutto le donne, che da sempre hanno più difficoltà a trovare lavoro e ad avere un’occupazione stabile. Il lavoro deve essere l’elemento unificante tra sviluppo e crescita di un territorio come il nostro. Noi siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie per aprire nuove prospettive di crescita e tutti gli impegni possibili in grado di sostenere il lavoro”.
Nando Marino
Candidato Sindaco Brindisi
“siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie”. Quali sono queste azioni necessarie? Servono proposte e risposte. La letterina dei buoni propositi non la vuole più nemmeno babbo natale.
Un candidato sindaco che ha rapporti sportivi con Enel che a Brindisi ci sta avvelenando…un sindaco che punta su cose della rivoluzione industriale in alleanza con un partito di indagati, PD.
E tu caro Franco continua a votare come credi evidentemente non ti accorgi del lezzo che gia’ci circonda.
Vota 5 stelle……..così sprofondiamo ancora di più nella melma…..
tu continua a votare per chi ci ha fatto finire nella melmea…che così è sicuro che ne usciamo…ottimista!!!
Partiamo dal presupposto che un imprenditore non puo’ricoprire cariche pubbliche per il solito conflitto di interessi. Proseguiamo col dire che tutti hanno avuto a cuore il destino dei disoccupati in questi ultimi decenni.E terminiamo col dire che l’unica ragione per cui andro’a votare sara’per il movimento 5 stelle fino a quando incarnera’ quel sentimento di onesta’che ad oggi e’stato calpestato da tutte indistintamente le forze politiche di questo povero territorio martoriato,maltrattato ed usato per i propri fini.La matita vale piu’di mille inutili parole.
Sig. Raffaele, andiamoci piano col definire “imprenditore” il candidato Marino che è un venditore di auto. Se lo chiamiamo imprenditore se ne potrebbe risentire chi si alza la mattina e non sa i clienti hanno pagato le fatture, se la banca gli ha concesso lo sconto titoli e se il fornitore accetta il pagamento posticipato, …e così via.
Parole parole parole…. Non costano nulla!!!!!