BRINDISI- “Niente voucher ma solo contratti lavoro”. Questo l’impegno del candidato sindaco della coalizione di sinistra Riccardo Rossi nella giornata del primo maggio. “ Nella giornata del lavoro e dei lavoratori- afferma Rossi- prendo un impegno concreto per valorizzare il lavoro e restituirne dignità. La mia amministrazione comunale sarà Voucher Free , ovvero non utilizzerà i Voucher , i buoni lavoro. La legislazione in tema di lavoro negli ultimi 20 anni ha provocato un disastro che è sotto gli occhi di tutti. Con una intera generazione precarizzata senza un futuro.”
Rossi invita tutti i cittadini a firmare i referendum e la proposta di legge della CGIL in tema di lavoro , tra essi vi è anche la richiesta di abrogazione dei Voucher.
BrindisiOggi
Caro il mio soviet , come dice Giorgio, la pubblica amministrazione non usa voucher che sono usabili dalle aziende private, quelle cioè che il neobolscevismo vorrebbe vedere completamente disintegrate. Pensa invece a denunciare i megastipendioni di: dirigenti comunali, regionali, ministeriali, delle gerarchie sindacali. E per questi ultimi, cioè i sindacati, visto che ti trovi a fare referendum e dintorni, fanne uno per obbligare le organizzazioni sindacali a presentare un bilancio come una azienda e a pagare le tasse. Come una azienda e come tutti noi.Dasvidania tovarish…..
E’ vero che oggi è il 1 maggio e la nostalgia è tollerata, ma Rossi, pensa ancora di essere negli anni 70?
Quando mai una pubblica amministrazione utilizza i voucher che sono pensati solo per le aziende private (in genere medio piccole) per sopperire in modo rapido e flessibile a picchi di lavoro stagionali e che permettono a queste piccole aziende di essere ancora competitive sui mercati e non chiudere.
Rossi dovrebbe pensare a denunciare gli stipendi da centomila euro e oltre dei dirigenti comunali o le consulenze di simili importi date ai soliti noti per supportare progetti e finanziamenti europei ecc.ecc.
Bravo Riccardo! La miglior risposta a chi, speculando, dice che sei quello che non propone lavoro.
Paolo